Eni Norge, controllata norvegese del colosso oil italiano, ha fermato la produzione del giacimento Goliat nell’artico della Norvegia, da 100 mila barili al giorno, a causa di un guasto all’equipaggiamento. L’output è stato interrotto la notte del 26 dicembre dopo che in un’ispezione di routine è stato scoperto un danno al tubo di scarico che impediva il trasporto onshore del greggio. Un portavoce della società ha confermato il danno, sottolineando però che non ci sono state perdite o fuoriuscite. Eni, inoltre, ha già cominciato le operazioni per riparare il guasto, soggette però alle condizioni climatiche che rendono difficile determinare le tempistiche. Già in agosto la società era stata costretta a fermare la produzione nel giacimento Goliat a causa di un blackout, riprendendo la normale attività un mese dopo. Poco prima delle 10:00 il titolo cede lo 0,4% a Piazza Affari, a fronte dell’andamento sostanzialmente flat del Ftse Mib e il leggero rialzo del petrolio, con Brent e Wti rispettivamente in area 57,1 e 54 dollari al barile.
Eni: sospesa produzione a Goliat
La sospensione dovuta ad un dannoal tubo di scarico che impediva di trasportare il greggio su terra ferma. E’ la seconda volta che un guasto porta allo stop dell’impianto nel gelido mare artico della Norvegia