Il Mozambico, e nello specifico l’Area 4 dell’off-shore, nella quale Eni opera col 70% della quota, affiancata dalla portoghese Galp, dalla coreana Kogas e dalla mozambicana ENH (tutte col 10%), si sta rivelando, per il colosso energetico italiano, un vero e proprio pozzo senza fondo di combustibili.
A poco più di un mese dall’ultima scoperta, già definita “giant” nel comunicato diffuso allora (era il 15 dello scorso febbraio) dalla società, infatti, oggi Eni dà l’annuncio del ritrovamento, anch’esso “giant”, di un nuovo pozzo di gas naturale nell’area, effettuato nell’ambito del prospetto esplorativo Mamba Nord Est 1.
Il nuovo giacimento, che si trova ad una cinquantina di chilometri dalla costa di Capo Delgado, va così ad aggiungersi ai due precedentemente ritrovati, Mamba Sud 1, indicato mesi fa come il giacimento più grande mai scoperto dall’Eni, e Mamba Nord 1, aumentando così, con i suoi 283 miliardi di metri cubi di gas, il potenziale complessivo dell’Area 4 dai precedenti 850 miliardi di metri cubi agli attuali 1133.
Il pozzo è stato perforato in 1.848 metri di acqua, si legge nel comunicato, e ha raggiunto la profondità complessiva di 4.560 metri, incontrando 240 metri di mineralizzazione a gas in reservoir multipli di età oligocenica ed eocenica.
All’interno del documento l’Eni, il cui titolo in Borsa in tarda mattinata guadagna lo 0,84%, ha annunciato l’ovvia intenzione di continuare l’esplorazione nell’area tramite la perforazione di almeno altri 4 pozzi in strutture adiacenti.