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Eni rifà il sito: decarbonizzazione, tecnologie e new economy a portata di web

Imagoeconomica

Eni rinnova il suo sito eni.com. I contenuti secondo l’azienda sono meglio organizzati e seguono l’evoluzione tecnologica della società. Alla base c’è l’ambizione di raccontare la transizione energetica e tecnologica in maniera chiara, efficace e accessibile.

La notizia viene diffusa nella giornata dell’avvio della Cop28 quasi a dare un segnale di fiducia nell’evoluzione eco di un grande gruppo.

“Nel contesto in continuo cambiamento in cui l’energia è un tema di stringente attualità, il nuovo eni.com risponde alle esigenze di comunicare la propria strategia di decarbonizzazione” spiega una nota della società. Sappiano stakeholder, analisti, osservatori della Corporate guidata da Claudio Descalzi, dunque, che la storica azienda di Enrico Mattei sta impiegando tecnologie per fornire energia sicura e più pulita. Insomma Eni rinnova il sito quando ha nel core business la diversificazione delle fonti energetiche e non solo.

Il sito web è stato organizzato per permettere a chiunque di scoprire e comprendere l’azienda mediante “una struttura narrativa che si declina in Visione, Azioni, Prodotti”. Si vuole mostrare al mondo la visione strategica verso Net Zero al 2050. È scritto nel piano strategico 2023-2026 dove sono indicate anche le risorse mobilitate.

Chi ben comunica è a metà dell’opera

Il piano a lungo termine ha obiettivi intermedi, passa attraverso tutti i settori dell’azienda ed è complementare alla strategia energetica del governo. C

La decarbonizzazione per Eni è abbinata all’espansione dei biocarburanti, delle fonti rinnovabili e di economia circolare. Il portale in questo modo si presenta come una nuova carta d’identità.

Evidentemente c’è bisogno anche di processi culturali diffusi che istituzioni e società energetiche devono favorire. Davanti a questa necessità è complicato seguire le accuse di associazioni come Greenpace verso Eni che “offre la propria terapia, ed estende la sua influenza anche su scuole secondarie superiori e atenei pubblici”, con una comunicazione, in grado di influenzare ad ampio raggio.

Eni è vero- e non è sola- ha programmi per le scuole e i docenti che secondo la critica, dovrebbero essere aboliti ancorché demonizzati, per fare posto a interventi pubblici indefiniti. In Italia ?

“La nuova versione del sito è stata fatta seguendo le Web Content Accessibility Guidelines
(WCAG), per favorire un sito inclusivo e accessibile anche alle persone con disabilità”. Vediamo un’interfaccia ridisegnata e semplificata nel linguaggio e nella navigazione. La forza e il fascino del web a volte sono incontrollabili, ma una buona comunicazione è sempre l’opposto di un fallimento.

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Categories: Economia e Imprese