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Eni pensa a future basi in Messico e incontra la compagnia statale Pemex

FIRSTonline

Eni sonda il terreno in Messico e pensa a future partnership strategiche nel settore upstream del Paese, sfruttando l’occasione offerta dalla visita ufficiale del Presidente del Consiglio Enrico Letta.

Il premier italiano e l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, hanno, infatti, inaugurato oggi la nuova sede della società petrolifera a Città del Messico sottolineando che la presenza dell’azienda italiana “è il risultato concreto del cambio della Costituzione varato il 20 dicembre”.

Paolo Scaroni ha poi incontrato il Presidente del Messico, Enrique Peña Nieto.

La delegazione di Eni, comprendente anche Claudio Descalzi, Direttore Generale della Divisione E&P, ha anche avuto un incontro di lavoro con l’amministratore delegato della società petrolifera pubblica Petróleos Mexicanos (PEMEX), Emilio Lozoya Austin, per porre le basi di una possibile futura collaborazione. “Il Messico, il golfo in particolare, è una miniera quasi inesplorata”, ha commentato Paolo Scaroni. “Stamattina abbiamo incontrato il Ceo di Pemex che ha spiegato come ci sia un grande lavoro da fare. Loro hanno bisogno di tecnologia offshore e noi già operiamo in questo campo sia nella parte americana del golfo che in Africa”.

L’impegno di Eni sarà possibile, ed è stato richiesto, già per la fine del 2014, in anticipo rispetto ai tempi previsti: “Pensavamo che non fosse possibile operare prima del 2016 – ha detto l’ad di Eni – mentre oggi Pemex ci ha indicato date più ravvicinate: da aprile sceglieranno i blocchi e li condivideranno con le società straniere che stanno individuando ora. Questo – ha concluso – vuol dire che loro intendono lavorare con noi già dal 2014”.

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Tags: EniMessico