Eni ha comunicato l’intenzione di collocare nuove obbligazioni a tasso fisso con durata di 4 anni e 10 anni, nell’ambito del suo programma di Euro Medium Term Note. L’obiettivo dell’emissioni è poter finanziare i futuri fabbisogni dell’azienda e a mantenere una struttura finanziaria equilibrata.
I prestiti obbligazionari sono destinati agli investitori istituzionali e saranno collocati compatibilmente con le condizioni di mercato. Prevista la quotazione alla borsa di Lussemburgo.
Già segnalate le banche cha appoggeranno l’operazione. Per le emissioni dei prestiti obbligazionari, l’azienda si avvale di un sindacato di banche composto da Crédit Agricole CIB, Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), MUFG, Santander, SMBC, Société Générale e UniCredit che agiranno come joint bookrunner.
Avviato il programma di buyback
A seguito dell’autorizzazione dell’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023, Eni ha avviato il nuovo programma di riacquisto di azioni proprie. Il buyback avrà un valore di 2,2 miliardi di euro, che potrà salire fino a un massimo di 3,5 miliardi di euro. Il quantitativo di azioni acquistabili è di 337 milioni, circa il 10% del capitale sociale. Di queste, 275 milioni di azioni andranno a remunerare gli azionisti.
Nei prossimi giorni è prevista la partenza della prima tranche (la “Prima Tranche”) del programma che riguarderà un massimo di 62 milioni di azioni Eni (circa il 2% del capitale sociale), per un esborso fino a un massimo di 1 miliardo di euro. L’obiettivo è costituire un “magazzino titoli” di cui poter disporre nel contesto di eventuali operazioni di finanza straordinaria, quali ad esempio emissioni di prestiti obbligazionari convertibili. Gli acquisti saranno eseguiti sull’Euronext Milan tramite un intermediario abilitato, che agirà in piena indipendenza. Alla fine della Prima Tranche sarà avviata un ulteriore fase di acquisti destinata a completare il piano di buyback complessivo previsto.
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