Eni e Point Resources Holding sono pronte a lanciare un’Ipo su Vår Energi Sa e a quotarla alla Borsa di Oslo. Lo hanno annunciato oggi, lunedì 24 gennaio, i due gruppi, azionisti rispettivamente del 69,85% e del 30,15% della società petrolifera norvegese. “L’Ipo consentirà l’accesso al mercato dei capitali norvegese e internazionale, permetterà alla società di diversificare la propria struttura proprietaria e di creare una solida base di azionisti di lungo periodo”, precisa la nota congiunta dei due azionisti.
L’operazione rientra nella strategia di Eni di valorizzazione dei propri asset al fine di liberare nuove risorse da allocare per l’accelerazione della strategia di transizione energetica. Scendendo più nel dettaglio, Eni precisa che manterrà la quota di maggioranza e quindi continuerà a consolidare Vår Energi a patrimonio netto. L’Ipo sarà articolata in un’offerta pubblica in Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca e in un collocamento privato per selezionati investitori istituzionali a livello internazionale. La nuova Ipo anticipa quella di Plenitude, la società recentemente costituta da Eni con gli asset rinnovabili e retail gas e luce che rimane comunque in rampa di lancio.
Equita Sim conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 15 euro su Eni dopo la diffusione della notizia Vår Energi. La valutazione di Equita attribuita a Var Energi è “pari a 6 miliardi di euro, quota Eni”, il che implica “un equity value, per il 100%, di 10,3 miliardi di dollari”. Secondo le valutazioni della Sim, le due potenziali Ipo messe in cantiere da Eni nel 2022 e la joint venture in Angola con Bp potrebbero generare extra cash flow di 5-6 miliardi di euro potenziali.
L’operazione potrebbe anche generare per gli azionisti di Vår Energi un dividendo minimo di 700 milioni di dollari quest’anno e un ulteriore beneficio futuro del 20-30% sui flussi di cassa derivanti dalle operazioni (al netto delle tasse) secondo Bestinver Security ma solo se i prezzi delle materie prime si manterranno stabili. La quotazione servirà ad Eni per raccogliere nuove risorse finanziarie ed accelerare gli investimenti sulle energie rinnovabili, anche in vista dell’operazione su Plenitude. Secondo le stime degli analisti Bestinver, se Eni mettesse in vendita una quota del 20% potrebbe incassare qualcosa come 3 miliardi di euro.
Vår Energi, ricorda il comunicato lanciato da Eni e Point Resources holding (società di HitecVision) è una società integrata di esplorazione e produzione, costituita nel 2018 dalla fusione di Eni Norge e Point Resources, e oggi è il più grande operatore indipendente piattaforma continentale norvegese, con una produzione netta media per i tre mesi terminati il 30 settembre 2021 di 247,000 boepd (barili/giorno) e una base di riserve nette 2P di 1.144 milioni di boe (barili equivalenti petriolio) al 30 settembre 2021.