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Eni, la trimestrale fa volare il titolo in Borsa

FIRSTonline

Eni ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 5,81 miliardi, in calo del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel solo terzo trimestre, tuttavia, i profitti hanno raggiunto quota 3,99 miliardi, impennandosi del 61,9% su base annua. Lo rende noto la società, precisando che l’aumento è legato alla “plusvalenza al netto dei relativi oneri fiscali di 3 miliardi registrata sulla cessione del 28,57% di Eni East Africa, titolare del 70% dei diritti minerari dell’Area 4 di scoperta in Mozambico, alla compagnia cinese China National Petroleum Corporation. Tale beneficio è stato in parte compensato dalla flessione dell’utile operativo e da altre variazioni”. 

Escludendo il contributo di Snam, Eni ha chiuso il terzo trimestre un utile netto adjusted di 1,17miliardi, in calo del 29,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso, e un ebit adjusted a 3,44 mld (-15,7%). Nei nove mesi l’utile nettoadjusted e’ sceso del 41% a 3,13 miliardi e l’utile operativoadjusted del 35,2% a 9,1 miliardi. 

Dopo la  diffusione di questi numeri, superiori alle attese, il titolo in Borsa di Eni viaggia in rialzo di oltre tre punti e mezzo percentuali, mettendo a segno il miglior rialzo del Ftse Mib. 

“I risultati consolidano la nostra redditività in un trimestre che ha risentito ancora delle difficili condizioni dei mercati europei del mid e downstream, delle riduzioni straordinarie delle produzioni in Nigeria e Libia e dell`apprezzamento dell`euro – ha detto Paolo Scaroni, numero uno del gigante energetico italiano –. Considerata la natura temporanea di questi fattori e la solidità del nostro business, avvieremo il programma di buy back”. 

Quanto agli investimenti tecnici, nel trimestre hanno raggiunto quota 3,05 miliardi (8,98 miliardi nei nove mesi). Le vendite di gas sono risultate pari a 18,35 miliardi di metri cubi, registrando una flessione di 1,13 miliardi di metri cubi (-5,8%): in Italia si è evidenziato un leggero aumento (+2,9% a 6,13 miliardi di metri cubi nel trimestre), mentre sui mercati europei la flessione è stata del 17,6%.

Nei nove mesi 2013 le vendite di gas (67,61 miliardi di metri cubi) sono diminuite del 3,7% rispetto al corrispondente periodo 2012 per effetto dei driver descritti nel trimestre e dell’impatto della dismissione Galp nel 2012, al netto del quale la flessione si riduce all`1,5%.

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