Eni investirà una cifra non superiore ai 10 miliardi di dollari per lo sfruttamento integrale del maxi-giacimento di gas di Zohr, da poco scoperto in Egitto. La stima è stata presentata stamattina dall’Ad Claudio Descalzi nel corso di un’audizione in Senato. Ma soprattutto si è appreso che la stima di 850 miliardi di metri cubi complessivi “è conservativa” e il giacimento potrebbe avere ulteriori sviluppi in quanto “probabilmente – ha spiegato il manager – sotto questo giacimento ce n’è un altro, anche questo importante. Non a gas puro, potrebbero esserci dei condensati o dell’olio e lo verificheremo. Ci sono quindi aspettative sia sul giacimento che sulle ulteriori riserve sottostanti importanti”. Il titolo Eni è la centro degli acquisti in Borsa e sta crescendo del 2,3% alle 12,50.
“E’ molto prematuro fare stime – ha precisato Descalzi – stiamo ancora affinando i numeri. Posso solo dire che è un giacimento facile. Il ministro egiziano dell’energia ha stimato in 6/7 miliardi di dollari. E’ un ordine di grandezza ragionevole. Io penso che rimarremo entro i 10 miliardi per lo sviluppo complessivo del giacimento. E’ un costo positivo”, ha detto il manager rispondendo alle domande dei senatori.
Le autorita’ egiziane “vogliono riuscire a sviluppare questa scoperta in tempi rapidi, super-rapidi, nel 2017”. Descalzi ha aggiunto che “nelle prossime settimane” sarà predisposto il piano di sviluppo, poi ci sarà la concessione. Inoltre, l’a.d. intende andare “a dicembre”, al board di Eni per far approvare l’investimento finale.
Descalzi, nel corso dell’audizione ha definito “impressionanti” le caratteristiche del gas del giacimento, in cui non e’ stato trovato “ne’ CO2, ne’ zolfo: è praticamente metano e quasi non deve essere trattato” ha aggiunto. Inoltre c’e’ anche “una buona pressione e la temperatura e’ bassa”. Quindi si possono realizzare pozzi “velocemente e sicuri perche’ è gas pulito e puro a temperatura bassa. Eppoi è mportante che sia vicino alle nostre installazioni. E’ praticamente prospiciente alle nostre facilities”. In questo ambito, ha aggiunto ancora Descalzi, anche Saipem e l’industria italiana potranno avere uno “spazio importante”. Lo sfruttamento del giacimento sarà importante per l’Egitto perché potrà ridurre se non azzerare la quota di gas importato e potrà avere anche l’impatto “direttamente o indirettamente” di riprendere l’export, come hub, in particolare nel Sud del Mediterraneo, verso Italia e Spagna.
Tra i nuovi elementi emersi dall’audizione vi è inoltre che l’esplorazione del giacimento è al 100% di Eni. E’ un “caso raro” – ha precisato lui stesso -essere al 100% ma, ha aggiunto, “abbiamo provato ad avere partner. C’era un opzione fino a fine luglio e non e’ stata esercitata, fortunatamente per noi e sfortunatamente per loro”. Il potenziale di Zohr, infine, già enorme, potrebbe riservare ulteriori sorprese.