L’assemblea degli azionisti di Eni ha approvato le nomine di amministratori e sindaci confermando Claudio Descalzi e Emma Marcegaglia alla guida del Cane a Sei Zampe. Quanto ai compensi, secondo la relazione sulla remunerazione, l’amministratore delegato e direttore generale Descalzi nell’esercizio 2016 ha percepito complessivamente 3,779 milioni (3,12 come compenso fisso e variabile e 659 mila euro in relazione al precedente ruolo di Coo della Divisione E&P per gli incentivi variabili di medio termine).
Sul fronte del compenso ci sono poi 3,56 milioni di incentivi a lungo termine ancora differiti. Il voto dell’assemblea di Eni sul piano di incentivazione a lungo termine con assegnazione di azioni che ha visto un 21% di contrari. “Non è una delle percentuali migliori, crediamo ci sia stato qualche errore di comunicazione”. Così la presidente Marcegaglia ha risposto, in conferenza stampa dopo l’assemblea, ai giornalisti che le chiedevano un commento al voto dei fondi. “In realtà reintroduciamo, dopo alcuni anni, un incentivo equity-based e questo ci è stato chiesto dagli investitori. Forse non è stato capito il periodo dei tre anni e il vesting (periodo di maturazione) triennale, forse non è stato chiarito bene questo” ha aggiunto Marcegaglia. Che, tuttavia, ha aggiunto: “Siamo fiduciosi che spiegando bene la cosa, il voto alla prossima assemblea possa salire. Vediamo ad esempio che alcuni investitori, come il fondo sovrano norvegese, chiede di allungare i tempi a 5 anche 10 anni, il lungo termine è un tema reale”. Ed ha concluso: “Non siamo del tutto soddisfatti, anche se ha votato a favore il 78%, ci siamo riproposti di parlare con i fondi in incontri one to one e alzare la percentuale alla prossima assemblea”.