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Eni: il gas frena gli utili del primo trimestre, ma la produzione sale. Buy back crescerà del 45%. Riordino in Uk

L’ebit si ferma a 4,1 miliardi di euro (-30%), in calo anche il risultato netto a 1,6 miliardi (-46%). Crescono invece i margini di Enilive e Plenitude. L’accordo di aggregazione delle attività in Uk con Ithaca Energy ha un valore di 754 milioni di sterline: porterà maggiore remunerazione agli azionisti

Eni: il gas frena gli utili del primo trimestre, ma la produzione sale. Buy back crescerà del 45%. Riordino in Uk

Eni ha chiuso i primi tre mesi del 2024 con un utile netto rettificato quasi dimezzato a 1,58 miliardi (-46%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e con un utile netto a 1,2 miliardi in calo del 49%, nonostante la produzione sia in crescita del 5% a 1.741 barili al giorno. Lo comunica il gruppo in una nota dopo il cda che ha approvato i conti spiegando che lo scenario del primo trimestre 2024 è stato caratterizzato dalla flessione dei prezzi del gas naturale (circa -50% rispetto al primo trimestre 2023 la flessione del prezzo spot ai principali hub europei), mentre il prezzo del greggio di riferimento Brent è stato stabile a 83 dollari al barile. Fanno eccezione Enilive e Plenitude, con un balzo dell’ebit del 56% a 420 milioni di euro. Il consensus degli analisti, pubblicato sul sito Internet della società, indicava un utile operativo adjusted pari a circa 2,78 miliardi di euro e un utile netto adjusted per circa 1,56 miliardi di euro. La produzione era indicata a 1,71 milioni di barili equivalenti al giorno.

Il flusso di cassa operativo è stato di 3,9 miliardi di euro, sebbene inferiore rispetto al primo trimestre 2023 (- 26%), ha doppiato la spesa per investimenti organici, consentendo di mantenere il leverage di 0,23 e assorbendo l’esborso per l’acquisizione di Neptune Energy. A fine marzo 2024 l’indebitamento netto di Eni era salito a 18,3 miliardi di euro, rispetto ai 16,24 miliardi di inizio anno. Alla stessa data il leverage era pari a 0,33. Nell’intero trimestre Eni ha registrato una generazione di cassa operativa pari a 1,9 miliardi di euro, mentre gli investimenti organici sono stati pari a 1,99 miliardi.

A Piazza Affari il titolo risente dei dati stamane, e alle 9,30 quota 15,36 euro in calo dell’1,03%.

L’ad Descalzi: aumenteremo del 45% il piano di buyback

“Nel primo trimestre 2024 abbiamo accelerato il processo di trasformazione del nostro portafoglio facendo leva sulle diverse piattaforme di crescita del valore, sia nei business tradizionali che in quelli legati alla transizione energetica” dice l’ad Claudio Descalzi. Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, il piano di acquisto di azioni proprie è adesso previsto in rialzo a 1,6 miliardi di euro con un incremento del 45% rispetto a 1,1 miliardi di euro comunicato nel Capital Market Update di marzo. L’Assemblea degli Azionisti è attesa approvare anche il dividendo 2024 di 1 euro per azione, che rappresenta un aumento del 6% rispetto al 2023, con pagamento in quattro tranche a partire da settembre 2024. “Sulla base del nostro scenario aggiornato, le nostre aspettative sono di un flusso di cassa operativo di oltre 14 miliardi di euro e, in linea con la nostra politica di distribuzione, prevediamo di incrementare il piano 2024 di buy-back del 45% a 1,6 miliardi di euro”, ha aggiunto Descalzi.

Per l’intero 2024 ebit e flusso di cassa visti in aumento

Il management ha segnalato che allo scenario aggiornato, le previsioni annuali di EBIT proforma adjusted e di flusso di cassa adjusted prima della variazione del circolante sono state riviste al rialzo a oltre 14 miliardi di euro. La produzione di idrocarburi nel 2024 è confermata tra gli 1,69 e gli 1,71 milioni di boe/giorno, allo scenario di 86 dollari/barile del brent nel 2024. Gli investimenti organici sono attesi a circa 9 miliardi di euro in linea con la previsione originaria. Includendo gli attesi sviluppi del piano di dismissioni, gli investimenti al netto degli incassi sono attesi nell’intervallo 7-8 miliardi di euro, confermando la previsione originaria.

Raggruppati asset in Uk: prevista maggiore cassa e remunerazione azionisti

Eni ha inoltre comunuicato di aver raggiunto un accordo per aggregare la quasi totalità dei propri asset di Esplorazione e Produzione situati in Uk, esclusi quelli situati nell’East Irish Sea e quelli legati ai progetti CCUS, agli asset di Ithaca Energy. L’accordo di aggregazione ha un valore di 754 milioni di sterline in base al valore delle azioni, secondo un comunicato di Ithaca. “Sulla base delle relative valutazioni patrimoniali nette di Ithaca Energy e del business Eni UK” si legge in una nota, “Eni trasferirà il business di Eni UK a Ithaca Energy in cambio dell’emissione di nuove azioni di Ithaca pari al 38,5% delle azioni emesse, con gli attuali azionisti di Ithaca Energy che detengono il restante 61,5%” e “basata sul prezzo di chiusura delle azioni di Itaca Energy del 23 aprile, le azioni di corrispettivo valgono circa 754 milioni di sterline” (877 milioni di euro). “Grazie al perfezionamento dell’acquisizione di Neptune Energy e all’annunciata operazione di fusione delle attività UK con Ithaca Energy, rafforzeremo l’Upstream con una maggiore presenza nei paesi Ocse e crescente incidenza della produzione gas; inoltre, l’investimento del fondo Eip in Plenitude, ad un valore implicito di oltre 10 miliardi di euro, conferma l’elevato potenziale del nostro segmento rinnovabili e retail” ha detto De scalzi.

La combination, sottolinea la nota di Eni, consentirà a Eni di diventare un azionista di minoranza di riferimento di un operatore leader indipendente nello UKCS, con: un aumento della dimensione e della diversificazione del portafoglio di asset, con partecipazioni strategiche in asset chiave nello UKCS; produzione pro-forma 2024 compresa tra i 100.000-110.0002 boe/g; potenziale per diventare il piu’ grande operatore nello UKCS in termini di produzione nel 2030; partecipazioni in 37 asset in produzione e in 6 dei 10 giacimenti piu’ grandi nell’area (inclusi Rosebank, Cambo, Schiehallion, Mariner Area, Elgin/Franklin e J-Area); creazione di un portafoglio diversificato e bilanciato di asset, composto per circa il 49% da gas sulla base della produzione pro-forma 2023.

E’ inoltre previsto un accrescimento nell’immediato della generazione di cassa da attività operative, apportando maggiore flessibilità e opzionalità alla remunerazione degli azionisti e alla crescita”. Previsto l’impegno per la distribuzione di dividendi per il 2024 e il 2025, pari al 30% della generazione di cassa post tasse derivante da attività operative, con l’ambizione di incrementare il dividendo annuale complessivo fino a 500 milioni, includendo eventuali dividendi straordinari. Tutti i dividendi, precisa la nota, dipendono dalla performance operativa e dai prezzi delle commodity, nonchè dalle possibilità di rifinanziamento da parte del Gruppo Aggregato.

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