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Eni, il dividendo delude la Borsa

Il titolo scivola a Piazza Affari – Sospeso il programma di buyback – Sul fronte della produzione, invece, la società prevede una crescita del 3,5% annuo fino al 2018 – Entro il 2018 dismissioni per 8 miliardi di euro.

Eni, il dividendo delude la Borsa

Improvvisa ondata di vendite sul titolo in Borsa di Eni, che a metà pomeriggio arriva a perdere il 4,8%, a 15,55 euro, registrando uno dei peggiori ribassi del Ftse Mib. A deludere gli investitori è stata la comunicazione relativa al dividendo 2015 del Cane a sei zampe, che avrà una base di 80 centesimi per azione, in forte ribasso rispetto alla cedola dell’anno scorso (1,12 euro). A comunicare la notizia è stato il gruppo stesso, che oggi presenta il piano industriale 2015-2018. 

Eni, inoltre, ha deciso di sospendere il programma di buyback e “valuterà la sua riattivazione quando i progressi strategici e lo scenario di mercato lo consentiranno”, si legge nelle slide di presentazione del piano.

Sul fronte della produzione, invece, la società prevede una crescita del 3,5% annuo fino al 2018, “principalmente grazie all’avvio di nuovi progetti e al ramp up di quelli già avviati nel 2014, con un contributo totale di oltre 650mila boe al giorno al 2018”.

I progetti hanno un breakeven medio di 45 dollari al barile e genereranno un flusso di cassa operativo addizionale cumulato di 19 miliardi tra il 2015 e il 2018.

Il gruppo, infine, punta a realizzare 8 miliardi di euro con le dismissioni entro il 2018. Le cessioni riguarderanno Galp e Snam, quote in eccesso in giacimenti scoperti, asset upstream maturi e attività non core nei settori mid e downstream.

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