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Eni fa squadra con Aci per la mobilità sostenibile: dalle sneakers al biojet un salto nel futuro

Foto Marco Alpozzi/LaPresse per Eni

Eni e Aci uniscono le forse per spingere sulla mobilità sostenibile e accelerare la transizione energetica. Come? Con un accordo che coinvolge anche la Federazione italiana dello sport dell’auto. Non è un caso infatti che per presentare la nuova alleanza si sia scelto l’Autodromo di Monza alla vigilia del Gran premio di Formula Uno di domenica 11 settembre. Se le date hanno un valore simbolico, qui si festeggia il Centenario dell’Autodromo di Monza, evento al quale presenzierà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa dunque è la cornice all’interno della quale Eni, Aci e Federazione sport auto presentano la loro “cooperazione per accelerare l’utilizzo diffuso di prodotti, servizi e soluzioni per la mobilità sostenibile e la transizione energetica. La capillare presenza di Aci – precisa il comunicato – si combinerà, quindi, con tecnologie e business di tutte le società di Eni, con un approccio olistico e trasversale, ma anche “su misura”.

Con l’intesa Eni presenta anche la propria attività Sustainable b2b che è rivolta a un numero ampio di settori produttivi – dal trasporto aereo a quello marittimo, dalle bonifiche all’agricoltura, dalle tlc alle banche e altro ancora –   che mette in campo un’offerta sostenibile, incluso il riciclo e l’economia circolare, principalmente incanalata su queste direttrici:

  • i nuovi biocarburanti e prodotti di origine biogenica, ottenuti da scarti e rifiuti o da materie prime vegetali non in competizione con la filiera alimentare
  • i nuovi vettori energetici alternativi come l’idrogeno
  • la fornitura di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili
  • le soluzioni per la gestione dell’acqua e per la rigenerazione dei territori
  • i carburanti sostenibili per l’aviazione
  • i disinfettanti ed erbicidi da materie prime rinnovabili e biodegradabili
  • i prodotti realizzati con plastica riciclata

L’approccio di Eni è olistico, sottolinea il gruppo energetico, e punta su un futuro improntato sulla sostenibilità, il che significa in sostanza offrire prodotti e servizi in maniera integrata. Nel “pacchetto” infatti sono inclusi anche i servizi di mobilità di Enjoy, le colonnine di ricarica ma anche le tecnologia per il Carbon Capture and Storage così come l’energia nucleare da fusione a sconfinamento magnetico in corso di sperimentazione insieme al Mit di Borston negli Usa.

L’accordo è stato sottoscritto dal direttore generale Energy Evolution di Eni, Giuseppe Ricci che ha sottolineato come rappresenti “il punto di arrivo di un percorso che è iniziato qualche anno fa e che ci ha permesso di ridefinire le linee guida per l’evoluzione e il futuro dell’energia di Eni; dall’altro è senz’altro il punto di partenza di un nuovo approccio ai nostri stakeholder”. L’altra firma è quella del  presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani che dall’intesa con Eni si attende una spinta “verso una mobilità sempre più sicura, pulita, rispettosa dell’ambiente”.

Se in vetrina sono esposti gli erbicidi bio e le sneakers con suola in materiale sostenibile prodotta miscelando il 51% degli scarti e residui di produzione interna del gruppo Eni, non mancano i carburanti biojet per l’aviazione. Anche questi ultimi sono stati al centro di un accordo presentato a Monza da Eni, questa volta con Ita Airways.

Eni con Ita: primo volo con il Biojet

Sempre a Monza Eni ha annunciato che il nuovo Airbus A350, livrea azzurra, di ITA Airways intitolato al mito Enzo Ferrari per il centenario dell’autodromo di Monza, farà il suo primo volo con SAF Eni Biojet, il carburante sostenibile per l’aviazione, facendo da apripista alle Frecce Tricolori in concomitanza dell’inno nazionale al momento della fase di partenza.

Eni Biojet è il primo SAF (Sustainable Aviation Fuel) prodotto nella raffineria Eni di Livorno, miscelato al 20% nel carburante Jet Fuel Eni, e realizzato in sinergia con la bioraffineria Eni di Gela, esclusivamente da materie prime di scarto, grassi animali e oli vegetali esausti. Dal 2024 a Gela verrà avviata la produzione di ulteriori 150 mila tonnellate/anno di Eni Biojet, in grado di soddisfare il potenziale obbligo di miscelazione del mercato italiano per il 2025.

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