Sarà il più grande parco eolico offshore galleggiante del mondo, collocato a 80 chilometri dalla costa della Scozia nord-orientale, nel mare del Nord. Green Volt, questo il nome dell’impianto, sarà realizzato da Eni – Flotation Energy e Vargronn, joint venture tra la controllata di Eni, Plenitude (65%), e la società di private equity HitecVision (35%) e sarà supportata da un piano di incentivi promossi dal Regno Unito.
Il progetto vale 2,5 miliardi di sterline (3,28 miliardi di dollari) e dovrebbe avere una capacità fino a 560 megawatt.
“Questo risultato è un voto di fiducia del governo britannico”, ha commentato l’ad di Vargronn, Stephen Bull. “Green Volt stimolerà gli investimenti in nuove infrastrutture portuali e aggregherà gli sforzi di una catena di fornitura avanzata, contribuendo ad accelerare lo sviluppo di altri parchi eolici galleggianti. Siamo ansiosi di ampliare il nostro dialogo con l’industria dell’approvvigionamento”.
In una Piazza Affari in calo dopo il crollo di Wall Street, il titolo Eni quota 14,18 euro (-1,07%)
Il Regno Unito punta a 50 gigawatt di energia eolica entro il 2030
Il supporto governativo deriva dal fatto che il Regno Unito vuole arrivare a 50 gigawatt di energia eolica offshore entro il 2030, incoraggiando così gli sviluppatori a investire sul territorio. “Green Volt creerà oltre 2.800 posti di lavoro durante la realizzazione del progetto. Una volta operativo, il parco eolico da 560 mergawatt, fornirà energia pulita alla rete del Regno Unito, oltre a fornire elettricità rinnovabile alle vicine piattaforme petrolifere e di gas” ha detto Nicol Stephen, ceo di Flotation Energy.
