L’Eni va avanti con i suoi progetti di riconversione degli impianti dismessi. Il gruppo petrolifero ha presentato il nuovo impianto fotovoltaico della capacità di 26 MWp realizzato con il Gse nello stabilimento di Saline Conti Vecchi in provincia di Cagliari.
A un anno dalla firma dell’accordo di collaborazione tra le due società – 6 giugno 2017 -, entrambe si impegnano a investire in innovazione tecnologica per promuovere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
«A un anno esatto dalla firma, l’accordo tra Eni e GSE produce i primi concreti effetti in favore dello sviluppo sostenibile e della lotta ai cambiamenti climatici», ha detto il Presidente del GSE Francesco Sperandini, spiegando che «l’impianto fotovoltaico installato qui ad Assemini costituisce un valore aggiunto in termini di economia circolare, riduzione della CO2, occupazione, rilancio e valorizzazione del territorio».
L’impianto rientra nel Progetto Italia, il complesso di iniziative che Eni sta realizzando allo scopo di valorizzare le aree industriali dismesse, soprattutto quelle nel Mezzogiorno.
«Con il Progetto Italia abbiamo l’obiettivo di dare nuova vita ad aree industriali Syndial già sottoposte a bonifica e disponibili ad ospitare impianti di energia rinnovabile su grande scala», ha affermato Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni.
Eni conduce le proprie operazioni nell’ottica della crescita, puntando al riutilizzo di impianti di cui è già in possesso e autosostenendosi evitando sprechi e perdite. Ne è un esempio proprio il polo di Assemini che è stato identificato da Eni quale area per lo sviluppo di tecnologie innovative nel campo delle energie rinnovabili: infatti, è in cantiere la costruzione di un laboratorio permanente per la realizzazione di impianti avanzati come il Concentrated Solar Power (CSP), sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano e il Massachusetts Institute of Technology.
Nella realizzazione del progetto, GSE è intervenuto fornendo il know-how acquisito nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, completando le analisi sui vantaggi ambientali e socio-economici del Progetto Italia che Eni sta realizzando.
«L’investimento di 260 milioni di euro porterà alla produzione di circa 0,4 TWh/anno di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia. Questo impianto presso le Saline, con una potenza di 26 MWp e una produzione attesa di circa 42 GWh/anno, consolida la nostra strategia basata sull’impegno che da anni viene profuso sul territorio per prendere attivamente parte alla transizione dell’energy mix verso un futuro low carbon», ha concluso Descalzi.