Eni ha deciso di rivoluzionare la sua struttura societaria con una riorganizzazione destinata a semplificare e ottimizzare la gestione delle sue operazioni. Da oggi, il Cane a sei zampe sarà suddiviso in tre grandi aree operative, ciascuna sotto la guida di un Chief Operating Officer che risponderà direttamente al ceo Claudio Descalzi. Guido Brusco dirigerà la nuova divisione Global Natural Resources, mentre Giuseppe Ricci si occuperà della rinascita della chimica di Versalis con la divisione Industrial Transformation. La grande novità è la creazione di una divisione che combina transizione energetica e finanza, guidata da Francesco Gattei, che da Cfo dal 2020 diventa anche direttore generale.
Tra le priorità c’è anche la massima valorizzazione delle sue società satellite nei settori tradizionali, come Vår Energi in Norvegia e Azule in Angola, e nei nuovi business, come Plenitude ed Enilive. L’idea è di mettere in luce il loro valore economico e finanziario attraverso Ipo e alleanze strategiche, per generare risorse da reinvestire nella crescita delle attività legate alla transizione energetica.
Eni cambia: tre nuove strutture operative
Con questo assetto, Eni punta a dare una svolta decisiva alla sua strategia, non solo valorizzando le sue società satellite e rafforzando le eccellenze operative, ma anche accelerando la trasformazione industriale e il rilancio dei settori in difficoltà, con particolare attenzione al downstream (le attività “a valle” nella filiera oil & gas) e alla chimica, attualmente in sofferenza.
Come ha dichiarato Descalzi da Abu Dhabi, dove il Cda ha approvato le novità: “Questo nuovo assetto rappresenta un’importante evoluzione organizzativa che darà ulteriore forza all’esecuzione della nostra strategia. La nuova organizzazione ci permetterà di diffondere ulteriormente la nostra eccellenza operativa in tutte le aree di business, di accelerare il percorso strategico verso la decarbonizzazione e massimizzare la creazione di valore, con grande attenzione alla trasformazione e rilancio dei business strutturalmente penalizzati dallo scenario, in un quadro di forte presidio sull’efficienza.”
La rivoluzione di Gattei: finanza e transizione energetica sotto un’unica guida
La novità più rilevante è la creazione della divisione Chief Transition & Financial Officer, guidata da Francesco Gattei. Questa nuova struttura sarà cruciale per il futuro del gruppo, occupandosi dell’elaborazione e dell’implementazione della strategia economico-finanziaria di Eni. Le controllate Plenitude ed Enilive, legate alla transizione energetica, faranno capo a questa divisione, con l’obiettivo di massimizzare il loro valore economico e finanziario attraverso Ipo e partnership strategiche. L’ingresso di nuovi partner e la quotazione delle società satellite sono tra le priorità per liberare risorse da reinvestire nella transizione energetica e nella remunerazione degli azionisti.
Guido Brusco e la nuova era delle risorse naturali
In parallelo, la divisione Natural Resources è stata rinominata Global Natural Resources e sarà guidata da Guido Brusco. Questa struttura ingloberà il business Power Generation & Marketing e le attività di Trading Oil, creando sinergie tra settori e migliorando la competitività delle offerte di Eni. Brusco continuerà a gestire lo sviluppo operativo di nuovi business strategici, come le tecnologie per la cattura e lo stoccaggio della CO2 (CCS) e gli agri-hub, nonché lo sviluppo delle attività upstream con basse emissioni e basso break-even.
Il rilancio della chimica con Giuseppe Ricci
La terza nuova struttura, Industrial Transformation, sarà affidata a Giuseppe Ricci e si concentrerà sulla trasformazione e ristrutturazione di Versalis, la chimica di Eni. La divisione punterà su innovazione, specializzazione e modelli di economia circolare per rilanciare il settore e aumentare la marginalità. Ricci guiderà inoltre la trasformazione del downstream tradizionale (raffinazione) e il risanamento ambientale attraverso Eni Rewind, con l’obiettivo di ampliare i mercati e migliorare l’efficienza industriale.
Tecnologia e innovazione al centro del futuro di Eni
Il nuovo modello organizzativo sarà supportato dalla struttura Technology, che continuerà a svolgere il ruolo di centro di competenza e innovazione, concentrandosi su ricerca e sviluppo, digitale, intelligenza artificiale e quantum computing. Queste tecnologie saranno fondamentali per migliorare l’efficienza operativa e accelerare il percorso di transizione energetica di Eni, rendendola un attore sempre più competitivo nel panorama energetico globale.