Via libera al piano di sviluppo di Eni per le scoperte per le scoperte dell’area 1 nell’offshore del Messico. La società ha informato i media che la Commissione nazionale degli idrocarburi (Cnh) dello stato dell’America centrale ha approvato il piano per le scoperte di Amoca, Miztòn e Tecoalli nell’area 1 (Eni 100%), nelle acque superficiali della baia di Campeche.
Dopo la firma dei contratti, si è pronti alla fase di sviluppo dei giacimenti: il risultato è rilevante ed è stato ottenuto a soli 32 mesi dalla firma del Production sharing contract (Psc) per l’area 1, vinto dall’Eni in una gara internazionale, e 17 mesi dopo il primo pozzo effettuato nel blocco.
Eni, che è presente in Messico dal 2006 e ha creato una sua controllata al 100%, la Eni Mexico S. de R.L. de C.V. nel 2015 – prenderà la Decisione Finale di Investimento nel quarto trimestre 2018, anche se sono già stati autorizzati alcuni investimenti iniziali per i materiali a lunga consegna e per avviare la costruzione della piattaforma per la fase di produzione anticipata. Gli investimenti totali stimati per il progetto ammontano a 1,9 miliardi di dollari.
“Sono estremamente soddisfatto – ha affermato l’amministratore delegato Claudio Descalzi – di questo risultato, ottenuto grazie a una stretta e proattiva collaborazione tra l’Eni e le autorità messicane e orgoglioso del contributo che l’Eni potrà dare all’innovazione e al progresso del paese in un modo sostenibile e positivo per la società. Lo sviluppo dell’area 1 sarà accelerato, in linea con la strategia Eni di massimizzare il valore a lungo termine per gli stakeholder e per gli azionisti”.
L’Area 1 secondo le stime contiene 2,1 miliardi di barili di olio equivalente in posto (90% olio) in rocce serbatoio di ottima qualità. Lo sviluppo avverrà per fasi: la prima sarà quella di produzione anticipata e già prevista per il primo semestre del 2019 tramite una piattaforma situata sul campo di Miztón, mentre quella di produzione principale del campo inizierà a fine 2020, attraverso una unità flottante di produzione, stoccaggio e offloading con una capacità di trattamento di 90.000 bopd. Secondo il piano saranno inoltre installate altre due piattaforme sul campo di Amoca e una sul campo di Tecoalli.