Eni ha conseguito l’approvazione del Piano di Sviluppo della scoperta di Coral, nell’offshore del Mozambico, da parte del Consiglio dei
Ministri del Governo mozambicano. L’approvazione riguarda la prima fase di sviluppo di 140 miliardi di metri cubi di gas (5 TCF) della scoperta di Coral, situata nell’Area 4 in oltre 2000 metri di profondità d’acqua e a circa 80 chilometri al largo della Baia di Palma, nella provincia settentrionale di Cabo Delgado.
La scoperta giant, effettuata nel maggio 2012 e delineata nel 2013, ha provato l’esistenza di un giacimento di alta qualità di età Eocenica con una eccellente produttività. Si stima che il giacimento contenga circa 450 miliardi di metri cubi di gas (16 TCF) in posto interamente situati nell’Area 4.
Il Piano di Sviluppo, il primo in assoluto approvato nel Bacino di Rovuma, prevede la perforazione e il completamento di 6 pozzi sottomarini e la costruzione e l’installazione di un impianto galleggiante, tecnologicamente avanzato, di liquefazione e stoccaggio del gas
naturale (FLNG) la cui capacità sarà di circa 3,4 milioni di tonnellate all’anno (MTPA).
Il progetto è anche il primo, nel Bacino di Rovuma, ad aver conseguito la licenza ambientale (Environmental License), concessa nel settembre 2015 alla fine di un accurato processo che ha coinvolto le comunità locali e le autorità nazionali e che è risultato da un studio di valutazione di impatto ambientale e sociale (Environmental and Social Impact Assessment Study) condotto nel rispetto dei più elevati standard dell’industria.
“L’approvazione di oggi del Piano di Sviluppo di Coral è un passo storico per lo sviluppo dei circa 2.400 miliardi di metri cubi (85 TCF) di gas che abbiamo scoperto nel Bacino di Rovuma e rappresenta una tappa fondamentale verso la Final Investment Decision (FID) del progetto, che prevede l’installazione del primo Floating LNG nel continente africano e uno dei primi al mondo. Siamo orgogliosi della nostra partnership col Mozambico, paese chiave nelle nostre strategie”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Inoltre, Eni e i suoi partner stanno perseguendo lo sviluppo delle importanti riserve di gas della scoperta di Mamba, per la quale nel dicembre 2015 è stato raggiunto l’accordo di unitizzazione con l’Area 1. Eni è operatore dell’Area 4 con una partecipazione indiretta del 50% detenuta attraverso Eni East Africa (EEA), la quale detiene il 70% dell’Area 4. Gli altri Concessionari sono Galp Energia, KOGAS e Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (ENH), con una quota di partecipazione del 10% ciascuno. CNPC ha una partecipazione indiretta del 20% nell’Area 4, attraverso Eni East Africa.