Dopo un’assenza di 12 anni, Eni torna a rivolgersi al pubblico retail offrendo un bond con durata 5 anni e un tasso fisso lordo di almeno il 4,30%, rendimento che si dimostra superiore sia ai rendimenti dei bond della stessa Eni, sia ai Btp di pari durata. La novità è che Eni per la prima volta offre ai piccoli risparmiatori un’obbligazione sustainability linked, indicizzata cioè a obiettivi di sostenibilità prefissati. L’offerta partirà lunedì 16 gennaio e sarà possibile aderire anche on-line fino a venerdì 20 gennaio, salvo chiusura anticipata. Il valore complessivo dell’emissione è di 1 miliardo di euro, ma, dice Eni in una nota, “nel caso ci fosse eccesso di domanda, tale importo potrà essere aumentato sino a 2 miliardi”, mentre il lotto minimo è stato fissato a 2.000 euro (pari a 2 obbligazioni), con possibili incrementi per almeno una obbligazione.
Bond retail Eni: “offriamo uno strumento di risparmio solido”
L’obiettivo per Eni, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 27 ottobre scorso, è di raccogliere denaro per “finanziare eventuali futuri fabbisogni, di mantenere una struttura finanziaria equilibrata e diversificare ulteriormente le fonti finanziarie” dice una nota della società che ha in scadenza quest’anno due bond (uno a luglio e uno a settembre) per un totale di circa 2 miliardi di euro.
“Eni è oggi una società estremamente robusta dal punto di vista finanziario e industriale, con un modello di crescita volto a valorizzare al meglio i business legati alla transizione energetica e quelli tradizionali che ne alimentano il successo, anch’essi soggetti al progressivo abbattimento delle emissioni e che continuano a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti” ha detto Claudio Descalzi, Amministratore delegato di Eni. “Con questa consapevolezza vogliamo offrire al pubblico italiano uno strumento di risparmio solido, che possa renderlo partecipe del nostro cammino verso un’energia completamente decarbonizzata, tecnologicamente avanzata e diversificata, e dell’ulteriore consolidamento della nostra capacità determinante di garantire la sicurezza energetica al Paese”. Il titolo Eni a Piazza Affari quota stamane 14,37 euro, in rialzo dello 0,90%. Nell’ultimo mese ha gudagnato il 5,57%.
Quanto è conveniente il tasso Eni? Ecco il raffronto con altre emissioni sul mercato
La durata delle Obbligazioni, che saranno quotate sul mercato Mot di Borsa Italiana, è di 5 anni con decorrenza dal 10 febbraio 2023 e il capitale sarà rimborsato interamente alla scadenza del prestito, il 10 febbraio 2028. Il tasso proposto da Eni offre premio sia rispetto ai suoi stessi bond sul mercato, sia anche rispetto ai Btp di pari durata. Vediamo in che modo. Eni ha già sul mercato 3 bond con scadenza 2028, tutti con rendimenti inferiori: il 17 maggio offre un rendimento del 3,76% oggi sul mercato, il 14 giugno il 3,58% e il 19 giugno il 3,68%. La convenienza si riscontra anche rispetto a un Btp di pari durata: il titolo di stato con scadenza più vicina a quello proposto da Eni è il primo febbraio 2028 che oggi offre un rendimento del 3,45% (con cedola al 2% e prezzo a 93,50). Da considerare anche la diversa tassazione: il rendimento del Btp è tassato per il 12,50%, quindi al netto è al 3%. Il Bond Eni, per il quale non vengono comunque pagate commissioni bancarie, ha una tassazione invece del 26%, per un netto al 3,18%. In ogni caso il rendimento resta superiore al Btp. Eni per altro ha un rating superiore a quello della Repubblica Italiana: A- contro BBB.
I target di sostenibilità: se non raggiunti ci sarà un upgrade della cedola finale
Nel dettaglio, come descritto nel Prospetto Informativo approvato dalla Consob, l’ultima cedola pagabile il 10 febbraio 2028 sarà collegata al conseguimento dei seguenti target di sostenibilità di Eni: riduzione delle emissioni nette di gas serra (Scope 1 e Scope 2) associate alle operazioni del business Upstream. Nello specifico l’obiettivo è di ridurre l’indicatore Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2) ad un valore pari o inferiore a 5,2 MtCO2eq al 31 dicembre 2025 (-65% rispetto alla baseline del 2018); e incremento della capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, fino a raggiungere un valore pari o superiore a 5 GW al 31 dicembre 2025.
Se questi obiettivi verranno raggiunti, il tasso nominale annuo lordo del 4,30% rimarrà invariato sino alla scadenza. Se al contrario anche uno solo dei due target non dovesse essere raggiunto, il tasso di interesse della cedola pagabile alla data di scadenza (10 febbraio 2028) verrà incrementato dello 0,50%.
Le banche che fanno parte del consorzio di collocamento
Le obbligazioni saranno collocate per il tramite del consorzio di collocamento e garanzia coordinato e diretto da Intesa Sanpaolo e UniCredit Bank AG del quale fanno parte Banca Akros – Gruppo Banco BPM, BNP Paribas, BPER Banca S.p.A. e Crédit Agricole CIB e al quale parteciperanno come collocatori altre banche, società di intermediazione mobiliare e altri intermediari autorizzati.
Esattamente gentile Livio: l’azienda in questo modo è ulteriormente incentivata a raggiungere gli obbiettivi. Se invece non dovesse raggiungerli verrebbe penalizzata. grazie per l’attenzione. Buona giornata
Gb
Se questi obiettivi verranno raggiunti, il tasso nominale annuo lordo del 4,30% rimarrà invariato sino alla scadenza. Se al contrario anche uno solo dei due target non dovesse essere raggiunto, il tasso di interesse della cedola pagabile alla data di scadenza (10 febbraio 2028) verrà incrementato dello 0,50%.
fatemi capire, se non raggiunge il target ti premiano con uno 0.5 in più?