Grande traguardo per il giacimento di Nikaitchuq (Alaska): il campo, completamente oprato da Eni, ha infatti toccato la ragguardevole quota di 25.000 barili di petrolio al giorno. Le riserve complessive del giacimento, situato offshore nel North Slope dell’Alaska in una profondità d’acqua di 3 metri, detiene riserve stimate in circa 200 milioni di barili di petrolio.
Lo sviluppo di Nikaitchuq comprende la realizzazione di pozzi e impianti sia a terra che su un’isola artificiale realizzata da Eni nel Mare di Beaufort. Il clima estremo e i vincoli ambientali dell’area hanno richiesto l’applicazione delle tecnologie proprietarie e delle competenze Eni per perforare pozzi orizzontali multilaterals e per realizzare uno degli impianti di produzione più avanzati nel North Slope, con massima compatibilità ambientale e alta efficienza operativa.
I pozzi orizzontali multilaterals di Nikaitchuq sono i pozzi più complessi perforati dall’industria in Alaska fino ad oggi, con uno scostamento laterale che in alcuni casi ha raggiunto i 7 chilometri. L’impianto di trattamento del giacimento è in grado di gestire 40.000 barili al giorno di greggio e fino a 120.000 barili al giorno di acqua. La produzione di Nikaitchuq viene trasportata attraverso la Trans-Alaska Pipeline per essere venduta sul mercato senza necessità di ulteriori trattamenti. Eni sta ora lavorando al raggiungimento del nuovo obiettivo di produzione di 30.000 barili al giorno entro i prossimi 12 mesi.
Negli Stati Uniti, Eni detiene partecipazioni in 200 licenze nel Golfo del Messico e in 530 licenze per temi non convenzionali (shale gas e shale oil) in Texas. Eni detiene inoltre partecipazioni in 100 licenze nel North Slope dell’Alaska, tra cui Nikaitchuq e il 30% del giacimento ad olio di Oooguruk, in produzione dal 2008. La produzione giornaliera netta totale di Eni negli Stati Uniti è di circa 100.000 barili di olio equivalente (di cui il 75% è operata).