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Energia, primi effetti del “taglia bollette”: costo elettricità -5,8% per il terziario

Arrivano i primi benefici del pacchetto governativo “taglia bollette” che, comportando una riduzione media di circa il 2,8% sul totale dei costi dell’energia al netto dell’Iva, di fatto amplifica gli effetti della discesa dei prezzi della componente energia – L’indice per il terziario torna ai livelli del 2012.

Energia, primi effetti del “taglia bollette”: costo elettricità -5,8% per il terziario

Belletta elettrica in forte calo per il terziario: secondo Confcommercio, a seguito dell’ultimo aggiornamento delle condizioni economiche da parte dell’Autorità per energia elettrica, gas e sistema idrico, nel primo trimestre del 2015 l’indice del costo dell’energia elettrica nel terziario registra una diminuzione del 5,8% rispetto al trimestre precedente.

A seguito di questo aggiornamento l’indice scende a quota 127,74 punti, contro i 135,64 del quarto trimestre 2014, riportandosi così sui livelli del III trimestre 2012, grazie soprattutto ai primi benefici del pacchetto governativo “taglia bollette” che, comportando una riduzione media di circa il 2,8% sul totale dei costi dell’energia al netto dell’Iva, di fatto amplifica gli effetti della discesa dei prezzi della componente energia. Il governo aveva puntato sul 10% di riduzione per le pmi e il percorso comincia a dare i suoi frutti.

Diminuisce infatti lo spread tra l’andamento dei prezzi all’ingrosso della materia prima energia (mercati spot), misurato dall’Indice Prezzo Unico Nazionale del terziario (PUN terziario), e l’evoluzione del costo delle forniture per le imprese del terziario: mentre il primo negli ultimi tre mesi cresce del 20%, il prezzo dell’energia atteso per i prossimi tre mesi, frutto degli acquisti dell’Acquirente Unico sui mercati derivati, scenderà dell’11% per tutte le categorie d’imprese analizzate.

Ulteriore elemento positivo è la riduzione media dell’8% della spesa relativa al dispacciamento dell’energia, dove la riduzione dei sussidi per le imprese energivore, cosiddette interrompibili, frutto anch’essa dell’intervento governativo fortemente voluto da Confcommercio, compensa gli aumenti deliberati dall’Autorità per l’energia per il 2015 su altre componenti del dispacciamento. A limitare un impatto estremamente positivo sono infatti i costi relativi alla trasmissione, distribuzione e misura dell’energia che, a seguito del consueto aggiornamento di fine anno registrano un aumento medio del 3,4% sulle imprese analizzate.

Il “taglia bollette” voluto dal governo Renzi, va anche detto, pur recuperando risorse importanti per un totale di 763 milioni di euro, non sarà sufficiente al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del 10%. 

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