Si chiama Pulsee (si pronuncia Palsì), è la nuova digital company del gruppo energetico svizzero Axpo e arriva in Italia in scia all’effetto Greta Thunberg. Il nuovo fornitore di luce e gas, che si aggiunge ai 400 operatori già esistenti in vista della corsa al mercato libero dell’anno prossimo, risponde a tutti i criteri di preferenza delle generazioni più giovani, dai Millennials fino agli studenti: e così servizio 100% digitale (per attivarlo bastano 3 minuti e tutto è modificabile e controllabile tramite app), trasparenza e sostenibilità.
La bolletta Pulsee è infatti altamente personalizzabile e guarda soprattutto al target degli studenti universitari, alla ricerca del risparmio, e dei 25-35 enni dotati di sensibilità green: il prezzo base, di 0,060 euro per kWh per la luce e di 0,23 euro/smc per il gas, non è di per sé particolarmente competitivo, ma ognuno può tagliare su misura l’offerta in base alle proprie abitudini, e soprattutto può decidere, al costo di un caffè al mese, di sottoscrivere servizi specifici che certificano l’origine dell’energia erogata, garantendone la provenienza da fonti rinnovabili (con le opzioni MyGreen Energy – Adotta un impianto e MyGreen Energy – Gas Certification), o che azzerano le emissioni per poter essere considerate completamente carbon free (il servizio Zero Carbon Footprint).
Nel dettaglio, l’offerta iniziale prevede innanzitutto uno sconto del 10% per chi attiva contestualmente la fornitura di luce e gas, e poi tre opzioni per la luce: ZeroVentiquattro per chi non ha particolari preferenze di orari, ZeroDodici per chi vuole un prezzo più vantaggioso la sera e nei weekend, Feeling (che conta ben 6 fasce orarie diverse) per chi opta per avere una tariffa più conveniente tutti i giorni tra le 11 e le 17 e tra le 23 e le 6, e un ulteriore sconto nei giorni festivi, sempre in quelle fasce orarie. Per il gas invece, la tariffa per ora è fissa.
Pulsee guarda dunque a un pubblico giovane (non a caso il testimonial scelto è la promessa del tennis italiano, Matteo Berrettini) ed al mercato libero, che dovrebbe scattare nel 2020 ma che già mostra oggi segnali di fermento: negli ultimi due anni un terzo delle famiglie italiane (quasi 8 milioni) ha cambiato operatore, e ormai l’anzianità di un contratto di fornitura di luce e gas è in media di 2,9 anni. “Le persone – ha commentato l’Ad Simone De Marchi – sono sempre più propense a cambiare e il criterio non è solo l’economicità ma anche l’affidabilità, la trasparenza e la possibilità di personalizzare il servizio. E, soprattutto tramite i più giovani anche grazie all’effetto Greta, la sostenibilità”.