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Energia: le tecnologie verdi spina nel fianco di Donald Trump

Pixabay

Le tecnologie per le energie rinnovabili potrebbero rappresentare un problema significativo per Donald Trump. Il protezionismo americano difficilmente riuscirà a contrastare prodotti di qualità e con prezzi in continua discesa, provenienti soprattutto dalla Cina. La strategia energetica del neopresidente Usa, basata sulle fonti fossili tradizionali, punta a smantellare le operazioni industriali e finanziarie a favore delle rinnovabili. Ma quanto può durare una simile strategia, considerando che – dazi o meno – l’industria cinese esporta tecnologie verdi a prezzi sempre più competitivi? Né Trump né la leadership cinese sembrano particolarmente preoccupati dagli effetti del cambiamento climatico, ma la sovrapproduzione di tecnologie per impianti solari ed eolici potrebbe scombinare molti piani, con effetti a largo raggio che potrebbero manifestarsi molto presto.

Il rapporto di BloombergNEF

Secondo il rapporto Levelized Cost of Electricity 2025 di BloombergNEF, l’energia prodotta da fonti rinnovabili è attualmente la più economica al mondo. Il 2024 si è già rivelato un anno positivo, ma il 2025 potrebbe segnare progressi ancora maggiori, con effetti destinati a raddoppiare nei prossimi dieci anni. È chiaro, tuttavia, che un’eccessiva fiducia nei piani energetici può rivelarsi illusoria. Il rapporto di BloombergNEF, giunto alla sua 16ª edizione, ha confrontato dati di 50 Paesi e analizzato le prestazioni di 30 tecnologie. Un dato particolarmente significativo: il costo di riferimento globale per i progetti di accumulo delle batterie è diminuito di un terzo in un anno, attestandosi a 104 dollari per megawattora (MWh), un prezzo molto competitivo. “I nuovi impianti solari, anche senza sussidi, si avvicinano ai costi dei nuovi impianti a gas statunitensi”, sottolineano i ricercatori.

Trump, dal canto suo, ha eliminato i sussidi introdotti da Biden per la riconversione industriale, ponendo così un ostacolo significativo davanti alla grande industria americana.

Il solare, fonte più conveniente?

Attualmente, il prezzo del gas negli Stati Uniti è inferiore di circa un quarto rispetto a quello in Europa e Asia. Ma per quanto tempo l’industria statunitense potrà ignorare questa discrepanza? Nel mercato globale dell’energia – considerando anche le opzioni sulle rinnovabili – il costo dell’approvvigionamento pesa sulla produzione, come ben sanno gli industriali italiani, alle prese con il caro energia.

“Il nostro studio suggerisce che il solare potrebbe diventare ancora più competitivo nei prossimi anni, soprattutto se gli Stati Uniti inizieranno a esportare gas naturale liquefatto”, ha dichiarato Amar Vasdev, autore del rapporto BloombergNEF.

Se i costi delle tecnologie verdi continueranno a scendere nel medio-lungo termine, sia i Paesi esportatori che quelli importatori dovranno aggiornare i propri sistemi energetici, dalla generazione di energia elettrica ai sistemi di accumulo, che stanno beneficiando di soluzioni sempre più rivoluzionarie.

Le barriere commerciali potrebbero rallentare temporaneamente il calo dei costi delle tecnologie, ma è improbabile che riescano a impedire una diminuzione del costo livellato dell’elettricità nei prossimi anni. In Cina, intanto, si continuano a ottenere ulteriori miglioramenti tecnologici ed economici.

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Categories: Economia e Imprese