A meno di quattro mesi dalla COP27 di Dubai sul clima per i Paesi ricchi non è ancora suonata la sveglia. La cartina di tornasole di tanta lentezza sono i finanziamenti alle fonti fossili tradizionali. Aumentano in modo inversamente proporzionale a quelli per le non inquinanti. Come sempre nelle sedi delle organizzazioni internazionali prima di appuntamenti straordinari arrivano studi ed analisi che -si spera sempre- i Grandi prenderanno in considerazione.
All’ultima COP 26 di Glasgow sono stati presi impegni per accelerare il passo nella lotta al climatechange. Non pare che in questi mesi la marcia sia stata più veloce. L’Onu ha continuato a lanciare appelli e Papa Francesco è diventato l’ambientalista più autentico. Tra l’altro, ha annunciato una nuova enciclica sul tema.
Ma veniamo ai soldi. Proprio a poche settimane dalla COP di Dubai l’Istituto Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile– Iisd- ha accertato che nel 2022 i Paesi del G20 hanno investito nelle fossili 1 trilione di dollari in sussidi, 322 miliardi in investimenti statali e 50 miliardi di dollari da parte di istituzioni finanziarie pubbliche. Esattamente l’opposto del documento finale della COP di Glasgow, laddove è previsto un aumento netto degli stanziamenti per le rinnovabili
Carbon tax e congiuntura
Il documento è di interesse perché nell’analisi delle cause e dei rimedi si parla di un aumento della carbon tax e di un raffreddamento dei prezzi di tutte le fonti di energia. La valorizzazione degli investimenti nelle rinnovabili è l’altra faccia della medaglia che incombe, però, sui governi e sulla prospettiva di cambiare o meno il sistema economico. Di sicuro la congiuntura economica mondiale non favorisce gli investimenti privati nelle energie verdi. La questione ambientale viene in qualche modo derubricata rispetto a scelte più impellenti . Le economie forti hanno trovato molto più easy mettere soldi nei vettori energetici tradizionali per garantire una continuità della produzione di beni e servizi, piuttosto spendere in innovazione tecnologica e impiantistica per non inquinare. Il clima può attendere .