La crisi energetica, l’aumento dei prezzi delle materie prime e gli eventi climatici estremi rendono sempre più urgente spingere l’acceleratore sulla transizione energetica, nella quale un ruolo centrale verrà svolto dall’idrogeno.
Il mercato dell’idrogeno sta partendo con decisione, sia per quanto riguarda la produzione che per molti degli ambiti di consumo ma fatica ad ingranare. Le imprese del settore sono pronte con almeno 160 progetti avviati o pronti a partire. Ad oggi però, la produzione del vettore idrogeno da elettrolisi presenta elevati costi di produzione, principalmente legati al costo dell’elettricità, che ostacolano lo sviluppo della filiera. Servono, dunque, chiarezza normativa e circa 10-20 miliardi di euro di sostegni pubblici sui costi di produzione per evitare che ritardi nell’avvio del settore in Italia ci sfavoriscano rispetto ai prezzi di importazione.
Per provare a rispondere ad alcune di queste domande – avviando un confronto con operatori, finanza e istituzioni sulle strategie per affermare un mercato dell’idrogeno in Italia, sulle barriere che ancora ne frenano lo sviluppo e sulle possibili proposte per superarle – Agici e Fichtner hanno organizzato a Milano il primo Workshop Annuale dell’Osservatorio Idrogeno di Agici e Fichtner, iniziativa lanciata la scorsa estate.
Agici e Fichtner: “Le sfide dell’idrogeno verde: domanda, policy pubbliche e strategie degli operatori”
L’evento in programma, dal titolo “Le sfide dell’idrogeno verde: domanda, policy pubbliche e strategie degli operatori”, si svolgerà a Milano presso Palazzo Turati (Via Meravigli, 9/B) giovedì 1° dicembre, dalle 10 alle 13, e si aprirà con la presentazione del Rapporto H2 verde 2022. Quest’anno il rapporto sarà focalizzato sulla identificazione dei modelli ottimali di produzione e consumo di idrogeno verde nei settori hard to abate e mobilità e sulle policy pubbliche di supporto. Seguiranno tre tavole rotonde, la prima dedicata alle strategie sull’idrogeno dei grandi gruppi energetici, la seconda sui modelli industriali e finanziari per favorire l’incontro tra domanda e offerta, e la terza dedicata al punto di vista delle associazioni industriali. Le conclusioni sono dedicate alle istituzioni per la messa a fuoco delle attuali e future policy di supporto dell’idrogeno verde.