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Energia, Ernesto Magorno: Italia hub energetico dell’Europa? Meloni si impegni sui nuovi progetti

Imagoeconomica

L’Italia puo’ essere l’ hub energetico dell’Europa. Il nuovo governo dovrebbe lavorare per questo”.Oltre le decisioni del Consiglio d’Europa il nostro Paese è nelle condizioni di favorire la transizione energetica di tutta l’Europa. Ernesto Magorno, già Senatore di Italia Viva e membro del Copasir insiste sulla strategia che il governo Meloni dovrebbe seguire per superare la crisi energetica. L’analisi parte dal 2021 per arrivare quasi a fine 2022 senza un orientamento nazionale definitivo. Il governo Draghi e le sue misure di sostegno ormai sono solo un ricordo. Meloni, tuttavia, ha detto che si rimetterà alle decisioni del Consiglio d’Europa. “Come Copasir – spiega Magorno – abbiamo lavorato intensamente circa la questione della crisi energetica e su questo dossier ci siamo spesi anche al di fuori della vera e propria emergenza, coincisa con lo scoppio della guerra in Ucraina”. I segnali della crisi si erano avuti già a metà dal 2021. Per quanto riguarda l’Ue, al di là delle misure adottate, è assolutamente necessaria l’unità dei Paesi membri per un piano di sicurezza energetica europeo. Ma non possiamo dimenticare che il nostro Paese può giocare un ruolo di primo piano candidandosi al ruolo di hub energetico per l’intera UE. Questo per i rapporti e i collegamenti con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Del resto sono temi analizzati dal Copasir nelle sue relazioni.

Energia, Magorno: i nuovi progetti devono guardare al Mediterraneo

“L’Italia ha una peculiare posizione geografica e i Paesi dell’area mediterranea ormai si candidano a diventare nuovi punti di riferimento, aggiunge il Senatore”. Soluzioni operative? “Il nuovo esecutivo dovrà insistere sulla possibilità di rendere l’Italia hub dell’Europa. Sostenere, per esempio, il progetto di realizzazione di un gasdotto Spagna-Italia tra Barcellona e Livorno, che consentirebbe, tra l’altro, l’afflusso del gas immesso in rete dal vasto e attualmente sottoutilizzato sistema dei rigassificatori spagnoli”. Ma il Gnl che arriva dalle Americhe costa di più. I rigassificatori – risponde Magorno – potrebbero rifornirsi di quel Gnl proveniente da Usa e Argentina.

Gas: raddoppio del Tap e riavvio dell’EastMed-Poseidon

Si può fare anche di più. “Per esempio Il raddoppio della capacità di trasporto del Tap e il riavvio del progetto EastMed-Poseidon che darebbero luogo a nuove forniture di gas da Est”. Verrà il tempo per discutere con il nuovo esecutivo e capire in che direzione si vuole andare. Ma Giorgia Meloni sarà chiamata a valutare anche investimenti in energia rinnovabile, solare in prevalenza, nei Paesi del Nord Africa. Lì – secondo Italia Viva- si può produrre energia elettrica da impiegare per la generazione di idrogeno verde. Intanto siamo alle prese con il caro bollette su cui ogni forza politica ha la propria ricetta.

“I prossimi due anni saranno decisivi per sopperire ai maggiori costi per famiglie e imprese, nella prospettiva europea e con adeguate risorse anche nazionali”, risponde Magorno. In realtà vede una sola via: attivare un’autonomia strategica e occidentale elaborando uno specifico piano nazionale che consenta a tutti i consumatori un contenimento dei costi e un uso finalizzato e attento. Alcuni investimenti importanti sono già in atto e vanno sostenuti. Bisogna fare i conti il bilancio dello Stato e l’inflazione che corre. ” L’Italia dispone delle risorse necessarie per operare velocemente questa transizione con l’obiettivo – ripeto – di diventare l’hub energetico europeo e mediterraneo. Questo può consentirci di liberarci della dipendenza dalla Russia, migliorare le condizioni ambientali, evidenziare il nostro ruolo strategico nel Mediterraneo e in Europa.” La crisi, se affrontata con determinazione e consapevolezza, può persino diventare un’opportunità.

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