Da qui al 2020, l’Italia investirà 180 miliardi in un nuovo piano energia. Una somma da dividere tra green economy (rinnovabili) e strumenti tradizionali (reti, rigassificatori, stoccaggi, produzione di idrocarburi). Gli biettivi principali saranno quattro:
1) taglio del 19% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990;
2) riduzione per 15 miliardi di euro l’anno della fattura energetica estera, con la dipendenza dagli altri Paesi che passerebbe dall’82 al 65%;
3) incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi totali al 23%;
4) -24% dei consumi primari rispetto all’andamento internazionale.
Come spiega oggi il Sole 24 Ore, sulla scrivania del Governo è ormai pronto un rapporto di 100 pagine sulla “Nuova strategia energetica nazionale”, che sarà posto in consultazione pubblica dal ministero dello Sviluppo economico.
GAS. Nel dettaglio, per quanto riguarda il gas, l’Esecutivo punta a ridurre il differenziale di prezzo con i Paesi del Nord Europa, che l’anno scorso è arrivato al 25%, attraverso la creazione di un hub fisico del gas e di una vera Borsa del gas.
ELETTRICITA’. Per l’elettricità, invece, si pensa al superamento del prezzo unico nazionale, razionalizzando anche le agevolazioni a specifici segmenti di clientela.
IDROCARBURI. L’obiettivo è mobilitare investimenti per 15 miliardi di euro che consentano un risparmio di 5 miliardi l’anno sulla fattura energetica grazie alla riduzione delle importazioni.
RINNOVABILI ELETTRICHE. Sono previsti circa 50 miliardi di euro d’investimenti da qui al 2020.