Condividi

Energia dalle onde: l’Enel Green Power ci prova con l’apparecchio R115

La società elettrica italiana e la 40South Energy, che ha inventato il dispositivo, stanno passando ai test sul campo – L’intenzione è sfruttare il moto di propagazione dell’onda lungo la colonna d’acqua.

Energia dalle onde: l’Enel Green Power ci prova con l’apparecchio R115

La gamma delle energie pulite e rinnovabili di pronto utilizzo forse comprenderà presto una nuova soluzione basata sullo sfruttamento delle onde. E’ la sfida lanciata con il generatore R115, prodotto dalla 40South Energy, che, in collaborazione con Enel Green Power, è in via di sperimentazione in condizioni reali a largo di Castiglion della Pescaia, dopo aver superato i test in laboratorio.

L’idea di utilizzare le onde per produrre energia è costellata di insuccessi, soprattutto a causa della violenza del mare in burrasca, ma stavolta l’esito potrebbe essere differente. L’R115 infatti non usa la forza motrice dell’onda sulla superficie del mare, ma la sua propagazione lungo la colonna d’acqua. In altre parole il dispositivo è completamente immerso e riesce a sopravvivere in qualunque condizione di mare, anche durante le tempeste più violente.
L’apparecchio, spiega l’inventore Michele Grassi della 40South Energy, è costituito di due parti, una posta poco sotto il pelo dell’acqua, connessa con lunghe braccia telescopiche mobili alla seconda, che è sistemata molto più in basso ancorata al fondale. La parte superiore subisce l’influenza del moto delle onde e si sposta avanti e indietro, su e giù, per seguirle, un pò come fanno le alghe sotto il pelo dell’acqua. Questo movimento viene trasmesso ai pistoni nelle braccia che, a loro volta, con una meccanica top secret, mettono in azione il generatore elettrico, contenuto nella parte superiore.
il nostro dispositivo, prosegue sempre Grassi, sale o scende nella colonna d’acqua automaticamente con il variare dell’altezza delle onde, restando sempre alla stessa distanza sotto al ventre delle onde. Così non solo resta al sicuro e produce con tutte le condizioni di mare, ma riceve sempre la stessa spinta dalle onde, per quanto alte esse siano. Ciò conferisce un grande vantaggio: il nostro dispositivo è stato progettato per carichi costanti, non per il carico massimo immaginabile, come una turbina eolica che è costruita per resistere a venti fortissimi, che magari si verificano solo una volta l’anno. Questo lo rende particolarmente economico.

Proprio questo aspetto, essendo l’R115 già il modello commerciale, viene sottolineato da Francesco Starace, Ad di Enel Green Power, secondo cui “la semplicità del progetto e i materiali utilizzati, che sono di comune impiego industriale, consentirebbero un’industrializzazione abbastanza facile. La produzione su grande scala ovviamente ridurrebbe esponenzialmente i costi finali della macchina”.

Le potenzialità d’impiego e quindi di profittabilità sono enormi. Stando ai dati di Grassi i test mostrano nel Mediterraneo un capacity factor del 20%, quindi simile a quello medio del vento in Italia e molto superiore a quello del fotovoltaico, che nel nostro paese è il vero concorrente.
Inoltre nei mari italiani, che quasi sempre vanno giù velocemente, spesso il nostro dispositivo può essere installato a poche centinaia di metri dalla costa riducendo drasticamente il costo del cavo di connessione alla rete.
Sono potenzialmente installabili 36 megawatt per chilometro quadrato contro i 20 megawatt di eolico onshore.

Commenta