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Energia: dalla maggior tutela al libero mercato, come cambiano le bollette

Dopo la multa ai big dell’energia da parte dell’Antitrust, continuano a fervere i lavori per la liberalizzazione del mercato – A partire dal 2017 si passerà dalla “maggior tutela” al servizio di “maggior tutela riformato” o alla “tutela simile”, mentre l’avvio del libero mercato rischia di slittare – Prezzi dell’energia in calo, migliora l’efficienza dei rapporti tra fornitore e cliente.

Energia: dalla maggior tutela al libero mercato, come cambiano le bollette

Per il mondo dell’energia e delle bollette si tratta di un momento delicato. La maxi sanzione dell’Antitrust, che ha multato i big dell’energia per 14 milioni a causa di “pratiche aggressive” è solo un capitolo di una storia più ampia e complicata, nel cammino che porta verso la liberalizzazione dei mercati dell’energia nel nostro Paese.

Una liberalizzazione che è l’obiettivo finale del Ddl sulla concorrenza, ma la cui piena realizzazione, prevista per il primo gennaio del 2018, rischia già di slittare di sei mesi.

Il passi di avvicinamento al libero mercato dell’energia, però, inizieranno da prima, con il superamento graduale delle tutele del prezzo. Il percorso tracciato dall’Aeegsi, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idraulico, prenderà avvio il primo gennaio del 2017, quando i clienti domestici e le Pmi che non hanno ancora scelto un fornitore d’energia sul mercato libero e sono rimasti, dunque, nel servizio di maggior tutela, si troveranno di fronte a due opzioni.

La prima è quella di non fare nulla, ma passare automaticamente al servizio di “maggior tutela riformato” (Stmr), che prevede condizioni contrattuali uguali a quelle del servizio di maggior tutela, con alcune modifiche sul fronte di deposito, rateizzazione e recesso, e condizioni economiche riformate sulla parte a copertura della “spesa materia energia”.

La seconda opzione è quella della tutela simile, attraverso cui il cliente potrà accedere al mercato libero in un contesto di fornitura vigilata dall’Autorità. Una soluzione ibrida in vista del passaggio al mercato libero dell’anno successo, che punta a responsabilizzare il cliente, che potrà accedervi in via volontaria e transitoria: la tutela simile prevede uno sconto rispetto al prezzo del Smtr, confrontabilità e accesso tramite una piattaforma istituzionale.

Una responsabilizzazione che è quella cercata anche attraverso le Bollette 2.0, che a partire dallo scorso gennaio mirano a rendere più comprensibili agli utenti le loro spese, in attesa di compiere la transazione verso il mercato libero, che prevede un ‘offerta standanrd con condizioni contrattuali in via di definizione e offerte che saranno definite dall’Aeegsi, e condizioni liberamente fissate tra le parti.

La situazione attuale

Al momento, le tariffe di riferimento trimestrali pubblicate dall’Aeegsi segnano un calo: per una famiglia tipo la spesa nel secondo trimestre 2016 ha riportato una flessione del 5% per la luce, e di quasi il 10% per il gas. In totale, per l’anno scorrevole, si registra un risparmio di circa 67 euro.

Miglioramenti in atto anche sul fronte dell’efficienza, con i lavori dell’Autorità che fervono nell’obiettivo di semplificare il rapporto tra clienti e fornitore, per rendere più agevole per il cliente terminare il rapporto con un venditore e passare ad un altro, rendendo le fatture di chiusura più certe a livello di tempistica.

Da giugno partirà, poi, lo sviluppo del Sistema informativo integrato (Sii), ovvero la banca dati nazionale gestita da un  soggetto terzo rispetto ai diversi operatori, per rendere più trasparente ed efficiente lo scambio di informazioni nel settore.

Novità anche sulla bolletta di chiusura, che dovrà rispettare tempi specifici, pena il pagamento di un indennizzo, e sul fronte dei distacchi: a partire da luglio il venditore sarà tenuto ad assicurare trasparenza e tempestività ai clienti che avessero sporto un reclamo per problemi di fatturazione anomala. In caso contrario il venditore non potrà attivare la procedura per la richiesta di sospensione e scatterà l’indennizzo automatico.

L’Aeegsi, inoltre, ha pubblicato un rapporto sulla qualità percepita del servizio di call center telefonico degli operatori di elettricità e gas, che ha dato dei risultati che sottolineano l’apprezzamento dei clienti per la buona organizzazione del servizio, anche via web, nonostante la necessità di chiamare più volte per ottenere una risposta conclusiva e la poca chiarezza delle risposte continuano ad essere gli elementi che maggiormente influenzano in modo negativo la percezione dei clienti.

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