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Energia, da Intesa Sanpaolo 2 miliardi di euro alle Pmi per fare fronte agli extra costi in bolletta

FIRSTonline

Aiutare le Pmi, l’agribusiness e il terzo settore ad affrontare i maggiori costi legati ai rincari energetici e favorire investimenti in energie rinnovabili. Sono questi gli obiettivi del plafond di 2 miliardi di euro predisposto da Intesa Sanpaolo mentre il prezzo del gas continua la sua corsa e le tensioni geopolitiche sono sempre più alle stelle.

Nel dettaglio, il nuovo impegno è pensato per i cicli di produttività che risentono della crisi energetica, economica e geopolitica e rientra nel quadro delle iniziative a supporto del PNRR e si focalizza su uno dei pilastri del più ampio programma di interventi per le imprese della banca guidata da Carlo Messina, Motore Italia.

Dalle bollette alla sospensione delle rate

Con l’obiettivo di supportare i fabbisogni di liquidità per i pagamenti e di garantire la continuità produttiva delle Pmi, Intesa Sanpaolo prevede specifiche linee di intervento a favore delle imprese, a condizioni agevolate e con il supporto delle garanzie del Fondo Centrale e di Sace, come previsto dal DL Aiuti. Il finanziamento è destinato alla copertura dei costi incrementali e consente di far fronte al pagamento delle bollette dell’energia con diluzione dei pagamenti fino a 36 mesi, con 1 anno di preammortamento. Inoltre, sarà possibile – su richiesta – attivare la sospensione delle rate dei finanziamenti in essere (quota capitale) per un periodo fino a 24 mesi previa valutazione specifica dei casi.

Barrese (Intesa): “A rischio produzione e occupazione”

“In questo momento le imprese si trovano a dover gestire costi inattesi che rischiano di subire ulteriori aumenti nei prossimi mesi, mettendone a rischio la produzione e l’occupazione – ha affermato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo –. Riteniamo doveroso sostenere con nuove misure anche straordinarie le esigenze di liquidità dei nostri clienti per fronteggiare l’improvvisa compressione dei margini operativi e allo stesso tempo continuare a stimolare nuovi investimenti, anche grazie alle garanzie pubbliche previste dallo Stato”.

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Categories: Economia e Imprese