“La strategia energetica nazionale, nel porre nuovi obiettivi, deve potersi tradurre in occasioni di sviluppo e per questo va riconfermata la piena concorrenzialità del settore pur sotto la guida di strumenti regolatori che spingano gli operatori verso l’interesse pubblico”. Lo ha sostenuto il presidente dell’Authority per l’energia elettrica e il gas, Guido Bortoni, sentito in commissione Industria al Senato.
Energia, Bortoni: regolazione non vada a scapito della concorrenza
Secondo il presidente dell’Authority, c’è “la “necessità di un migliore sfruttamento delle fonti rinnovabili attraverso una minimizzazione degli oneri legati agli incentivi e un’implementazione delle interconnessioni che tenga conto della necessaria sicurezza dell’intero sistema”.
Con l’audizione di Bortoni, la commissione ha concluso l’indagine sulla strategia energetica nazionale e nei prossimi giorni verrà definito un documento “che potrà rappresentare – ha sottolineato il presidente della commissione, Cesare Cursi – la bussola per le future scelte nazionali in campo energetico con particolare riguardo alla promozione delle energie pulite e dell’efficienza energetica e allo sviluppo di un’adeguata rete infrastrutturale che garantisca il necessario sviluppo all’economia italiana”.
Nella audizionee, Bortoni ha rimarcato la “necessità di un migliore sfruttamento delle fonti rinnovabili attraverso una minimizzazione degli oneri legati agli incentivi e un’implementazione delle interconnessioni che tenga conto della necessaria sicurezza dell’intero sistema. Primario interesse riveste la flessibilità nell’attività regolatoria da parte degli Stati membri per gli interventi di efficienza energetica, nella consapevolezza che la piena integrazione dei mercati europei può produrre una riduzione dei prezzi”.
E per quanto riguarda l’Italia, sul fronte prezzi occorre fare una distinzione: per il gas “il prezzo risulta superiore alla media europea a causa di vecchi contratti take-or-pay che andranno via via superati”, ha spiegato Bortoni. Mentre invece le tariffe di rete praticate in Italia sino in linea con quelle degli altri Paesi europei e eventuali differenze sono legate agli investimenti realizzati. Infine il presidente dell’Authority ha auspicato un potenziamento delle infrastrutture energetiche transfrontaliere, anche con l’utilizzo di risorse comunitarie, “in una prospettiva che possa portare alla creazione di un hub del gas in Italia”.