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Energia: al via Strategia Nazionale per taglio costi e tutela ambiente

Imagoeconomica

Al via la Strategia Energetica Nazionale che ha come obiettivi principali la riduzione dei costi energetici e la tutela dell’ambiente. Oggi infatti, terminata la fase di consultazione sul documento, i ministri per lo Sviluppo economico, Corrado Passera e all’Ambiente, Corrado Clini, hanno presentato il Piano dopo averlo approvato tramite decreto inetrministeriale.

Più in generale, gli obiettivi a cui punta il documento sono quattro: riduzione dei costi energetici, pieno raggiungimento e superamento di tutti gli obiettivi europei in materia ambientale, maggiore sicurezza di approvvigionamento e sviluppo industriale del settore energia.

Il Piano, entro il 2020, una significativa riduzione dei costi energetici e il progressivo allineamento dei prezzi all’ingrosso ai livelli europei, con un risparmio possibile di circa 9 miliardi di euro all’anno sulla bolletta nazionale di elettricita’ e gas. In piu’ e’ previsto il superamento di tutti gli obiettivi ambientali europei, con la riduzione delle emissioni di gas serra del 21%, riduzione del 24% dei consumi primari e il raggiungimento del 19-20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi finali lordi.

Una minore dipendenza di approvvigionamento, con una riduzione della fattura energetica estera di circa 14 miliardi all’anno e un calo dall’84% al 67% della dipendenza dall’estero. Cio’ equivale a circa l’1% di Pil addizionale.

Un impulso alla crescita economica. grazie a circa 170-180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy che nei settori tradizionali. Tali investimenti saranno totalmente privati e solo in parte supportati da incentivi.

”Era un impegno che ci eravamo presi – ha commentato Passera -. Era da decenni che l’Italia attendeva queste linee guida. Gli obiettivi sono molto chiari e concreti. L’energia era uno dei punti dell’Agenda per la crescita. Tutti gli impegni che avevamo preso li stiamo completando”.

”Lasciamo al nuovo Parlamento e al prossimo Governo un modello di lavoro integrato – ha aggiunto Clini -. In questo modo le politiche ambientali, che hanno rappresentato il punto di partenza delle politiche europee, sono un volano per la crescita, non un vincolo negativo”.

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Categories: Politica