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Energia: al via il vertice di Berlino sulla transizione. Italia, Svizzera e Germania firmano accordo di solidarietà sul gas

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Il Berlin Energy Transition Dialogue (BETD) è uno di quegli appuntamenti periodici dove si affrontano le tematiche energetiche mondiali. L’edizione 2024 arriva mentre gli scenari cambiano di settimana in settimana, con la geopolitica a condizionare tutte le economie. La Conferenza inizia oggi a Berlino e dura due giorni. Sono presenti ministri dell’Energia, industriali, ricercatori, ambientalisti. Quest’anno la Conferenza presenterà anche storie di persone di successo che si dedicano alla transizione energetica. Si cercherà di valutare il quadro politico mondiale per favorire la decarbonizzazione dell’industria e dell’economia. Impresa non facile perché quelle che sembravano strategie prevalenti d’improvviso appaiono meno efficaci di quel che si riteneva.

A Berlino ci sono 2mila partecipanti per 90 paesi. Ma ormai è consuetudine in questi summit avere platee così affollate e miste. Si va in cerca di spazi per affari e per movimenti finanziari sia per le rinnovabili che per le fossili. In questa stupefacente dualità si trova il ministro italiano dell’Energia Gilberto Pichetto Fratin. che al Berlin Energy ha firmato un accordo trilaterale con Germania e Svizzera per il gas e un’intesa bilaterale con la Germania

L’accordo per il gas tra Italia, Germania e Svizzera

È un accordo di solidarietà tra Stati finalizzato a gestire eventuali criticità sulle forniture di gas. Il cuore dell’intesa è la garanzia delle forniture per i cosiddetti clienti protetti: scuole, ospedali, strutture militari, servizi indispensabili. In casi di emergenza, queste strutture non possono correre rischi. Bisogna considerare che sono già tutelate dalle norme nazionali sulla distribuzione del gas via tubo come “clienti non interrompibili” si dice in azienda. Dopo la guerra in Ucraina le certezze in campo energetico sono diventate come foglie al vento. Italia, Svizzera e Germania saranno, quindi, parte di un unico sistema con l’obbligo di fornirsi la materia prima reciprocamente. Se l’accordo non dovesse essere rispettato da uno dei partner, un collegio arbitrale deciderà. Insomma, l’intesa non riguarda le rinnovabili, nonostante la Svizzera sembri interessata a rafforzare i legami con Italia e Germania per la costruzione di una pipe line per l’idrogeno.

“Questo accordo – ha dichiarato Pichetto Fratin – prevede misure di extrema ratio, con meccanismi di compensazione e di rispetto dei limiti dei sistemi di trasporto del gas, da attuare una volta esaurite le misure disponibili a livello nazionale, nel caso uno dei Paesi sia colpito da una grave crisi”.

Parallelamente è stato firmato anche un accordo bilaterale tra Italia e Germania sempre riguardante l’approvvigionamento di gas naturale per i casi di emergenza. Lo ha annunciato il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. In base a quanto previsto l’Italia, attraverso il Mase, e la Germania, attraverso il ministero federale per gli Affari economici e il Clima, si impegnano “ad attivare, in caso di emergenza, tutte le misure necessarie, di mercato e non, al fine di provvedere all’approvvigionamento di gas naturale dei clienti protetti della parte richiedente, nel rispetto delle norme di sicurezza tecnica del sistema gas di ciascuna parte”.

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Categories: Economia e Imprese

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  • Ben venga l'accordo con Svizzera e Germania e altri che verranno. La coesione tra paesi dell'unione è l'unico modo per mantenere un certo rilievo nel panorama globale