Enel è stata inserita tra le prime cinque aziende della lista “Change the World” di Fortune, la nuova classifica che premia le imprese che hanno inserito tematiche sociali all’interno della propria strategia di business. Il Gruppo, unica utility e la sola azienda italiana a figurare nell’elenco, si è classificata quinta su 50 aziende selezionate dalla rivista americana ed è stata premiata da Fortune per la sua capacità di “abbattere gli ostacoli per lo sviluppo dell’energia pulita”.
La rivista elogia Enel per la sua azione di leadership nella rivoluzione delle rinnovabili, un risultato che di solito “ci si aspetta da piccole ed ambiziose aziende più che da giganti consolidati”, e sottolinea come le fonti rinnovabili abbiano contributo al 38% della generazione del Gruppo nel 2014, percentuale che Enel ha intenzione di portare al 48% nei prossimi quattro anni. Ad attirare l’attenzione e il plauso di Fortune è stato anche l’impegno dell’amministratore delegato Francesco Starace per rendere Enel “carbon neutral” entro il 2050.
“Siamo lieti che Fortune abbia riconosciuto il ruolo fondamentale del settore elettrico nel guidare lo sviluppo nel mondo e abbia premiato la leadership di Enel. L’elettricità è fondamentale per l’industria, l’agricoltura e per la creazione di posti di lavoro, migliora l’istruzione e la sanità, e apre nuove opportunità di crescita – ha affermato l’AD di Enel Francesco Starace – il nostro ruolo è quello di garantire un approvvigionamento energetico accessibile a tutti e sostenibile nel lungo periodo in sintonia con le esigenze delle comunità di cui siamo parte.”
La lista Change the World creata da Fortune, mira a promuovere l’idea che il capitalismo vada celebrato per la sua capacità di apportare benefici. Per questo, Fortune e la società di consulenza non-profit ed attiva nel sociale FSG, hanno arruolato un piccolo esercito di imprese, accademici ed esperti del non-profit di tutto il mondo per segnalare le aziende che promuovono il bene comune come parte della loro strategia. Il Gruppo Enel si è anche classificato al 69° posto nell’indice Global 500 di Fortune, ed è la seconda utility in tale elenco. In classifica da ventun anni, deve il suo buon posizionamento sia al mix equilibrato di generazione energetica sia alla politica di zero emissioni tra le sue priorità