Enel chiude la prima trimestrale 2022 con risultato netto, Ebitda e ricavi in crescita, con una maggiore quantità di energia prodotta e venduta a prezzi crescenti e con l’incasso dei proventi dalla cessione di Ufinet. “Un trimestre solido“, si affretta a dire l’Ad e direttore generale Francesco Starace mentre il Cfo Alberto De Paoli rassicura gli analisti sulle conseguenze della guerra in Russia: “Come abbiamo già detto non compriamo gas dalla Russia. La nostra strategia è fondata su contratti con altri fornitori e per quanto riguarda il Gnl arriva soprattutto dagli Stati Uniti. I nostri bisogni sono soddisfatti senza il gas russo”.
Altro tema affrontato nel presentare la trimestrale agli analisti, è l’impatto delle misure straordinarie varate dal governo sugli extraprofitti generati dall’aumento dei prezzi energetici: “Vediamo un impatto economico finora trascurabile per l’assenza di guadagni straordinari” ha detto ancora De Paoli. E ha spiegato: “Con la tassazione al 10% noi abbiamo registrato un impatto di 40 milioni, ora, non abbiamo visto l’ultimo decreto, ma immaginando di dover contabilizzare un 25%, il 15% in più si tradurrebbe in 60 milioni in più, per un impatto totale nell’anno stimato in 100 milioni”.
Enel trimestrale in crescita: ecco tutti i numeri
I ricavi del trimestre sono saliti a 34,958 miliardi di euro con un balzo in avanti dell’89,1% dal primo trimestre del 2021. L’Ebitda ordinario si è attestato a 4,486 miliardi (+6,8%) e l’Ebitda a 4,446 miliardi(+7,6%)
Il risultato netto ordinario del gruppo sale a 1,443 miliardi (+18,9%) e il risultato netto del Gruppo a 1,430 miliardi (+21,6%). L’indebitamento finanziario netto sale a 59,130 miliardi (era 51,952 miliardi di euro a fine 2021, +13,8%): l’aumento è da attribuire principalmente, spiega la nota di Enel, agli investimenti del periodo, all’acquisizione di Erg Hydro in Italia, al negativo andamento dei flussi di cassa operativi e all’effetto cambi negativo. In forte crescita (+24,5%) gli investimenti del primo trimestre che hanno raggiunto quota 2,533 miliardi.
“Nel primo trimestre del 2022, la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico, anche a tutela dei nostri stakeholders”, commenta a caldo Francesco Starace che conferma le guidance su Ebitda e utile netto ordinario per il 2022.
Salgono la produzione e la vendita di luce e gas
Le vendite di energia sono aumentate nel primo trimestre. Quelle di elettricità sono arrivate a 79,9 TWh, con un incremento di 1,1 TWh (+1,4%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. Le vendite di gas naturale sono pari a 4 miliardi di metri cubi per il primo trimestre del 2022, in aumento di 0,3 miliardi di metri cubi (+8,1%) rispetto al primo trimestre 2021.
L’energia netta prodotta dal gruppo Enel è stata pari a 59,2 TWh , con un incremento di 5,5 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2021 (+10,2%). In particolare, si rileva: un decremento della produzione da rinnovabili (-0,8 TWh), per effetto della minore produzione da fonte idroelettrica (-3,2 TWh) dovuta alla scarsa idraulicità del periodo. In compenso. il mancato approdo dell’idroelettrico è stato più che recuperato dall’eolico (+1,6 TWh), dal fotovoltaico (+0,7 TWh) e dalla geotermia (+0,1 TWh).
Nel periodo si segnala inoltre un maggiore apporto da fonte termoelettrica (+6,1 TWh), per l’aumentata produzione da impianti a ciclo combinato (+3,2 TWh), carbone (+2,1 TWh), olio combustibile e turbogas (+0,8 TWh). Sale ma di poco la produzione nucleare a 0,2 TWh.
Complessivamente la quota di produzione zero emissioni del gruppo Enel ha raggiunto il 57,3%. L’obiettivo a lungo termine resta il raggiungimento del Net Zero entro il 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette.