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Enel-Terna, le scintille nelle mani del Governo

Dal Parlamento lo scontro su Enel e Terna si sposta nel Governo. Dopo l’esame della commissione Industria della Camera sulla direttiva comunitaria che liberalizza la produzione e la vendita di gas ed elettricità (e che ha animato la battaglia tra Terna ed Enel), adesso la parola passa all’Esecutivo. Il Governo, forse già in settimana, dovrà emanare il relativo decreto legislativo e non potra’ non tenere conto delle conclusioni della commissione. Un tema particolarmente significativo, che coinvolge aziende come Eni, Snam, Terna. Interessante sarà anche capire l’orientamento dell’Authority dell’energia. Intanto a Montecitorio la commissione Industria, una volta chiusa – almeno per ora – la partita su gas ed energia, sara’ impegnata nell’esame del cosiddetto decreto sviluppo, che per le imprese contiene numerose norme: dagli incentivi per le assunzioni ai crediti di imposta per la ricerca, dall’accorpamento dei controlli all’estensione del regime di contabilità semplificata, dalle nuove regole per gli appalti sino al diritto di superficie per gli arenili.
“In discussione ovviamente abbiamo tanti altri temi – puntualizza il presidente della commissione Industria della Camera, la leghista Manuela Dal Lago -. In particolare l’incentivazione del metano per le auto e’ argomento che potrebbe andare in aula o addirittura ottenere la sede legislativa in commissione. Ci sono poi temi che pero’ non sono proprio vicinissimi al traguardo. Tra questi la promozione economica dell’Italia all’estero che contempla anche la riforma dell’Ice, il ritardo nei pagamenti tra pubblica amministrazione e privato, e tra privato e privato, l’incentivazione dell’auto elettrica”.
Sulla questione dell’Istituto per il commercio estero, la commissione ha compiuto numerose audizioni e ora si dovrebbe giungere a una sintesi e a una proposta di revisione dell’Ice “che coinvolga di piu’ gli operatori- spiega il relatore Alberto Torazzi, della Lega- e che orienti di piu’ il sistema verso le piccole e medie imprese, intervenendo eventualmente sullo statuto”
Quanto al metano per auto, sono previste semplificazioni per la distribuzione e per gli impianti e incentivi per la ricerca ai fini del miglioramento dei veicoli. “Nessun conflitto con il gpl”, puntualizza il relatore.
In commissione Finanze ci sono argomenti ormai affrontati e “chiusi”, che potrebbero essere esaminati in sede legislativa. “E’ il caso – spiega il presidente, Gianfranco Conte- dell’istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore dell’assicurazione rcauto, ” per il quale stiamo in attesa del parere del Governo per poter andare in sede legislativa”. Stessa situazione anche per le cosiddette ‘quote rosa’ negli organi di amministrazione delle aziende quotate, provvedimento gia’ approvato in commissione ma modificato poi dal Senato: la commissione di Montecitorio attende l’opinione del Governo per andare in legislativa.
Iva e strumenti finanziari sono altri temi all’attenzione sempre della commissione. Un riesame complessivo dell’Iva e’ il contenuto del libro verde messo a punto dalla Commissione europea con l’obiettivo di rendere il sistema piu’ semplice ed efficace. Entro la fine del mese la commissione Finanze di Montecitorio dovra’ dare il proprio contributo ed esprimere un parere, mentre entro luglio dovrebbe concludere l’indagine sui mercati e gli strumenti finanziari.
Sicuramente a tenere banco sara’ il decreto per lo sviluppo, che coinvolgera’ anche l’attivita’ della commissione Bilancio.

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