Enel ha chiuso 2017 con Ebitda in crescita e debito in calo, superando gli obiettivi dell’esercizio. Nel dettaglio, l’ebitda ordinario ammonta a 15,6 miliardi in crescita del 2,6% rispetto ai 15,2 miliardi e l’ebitda, che include gli effetti delle operazioni straordinarie, è pari a 15,7 miliardi (+2,6%). Cala l’indebitamento finanziario netto a fine 2017 a 37,4 miliardi (-0,5% dai 37,6 miliardi di fine 2016).
I ricavi hanno raggiunto quota 74,7 miliardi, in aumento del 5,8% rispetto ai 70,6 miliardi del 2016, con le maggiori vendite di energia elettrica che hanno compensato la variazione di perimetro.
“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati preliminari del 2017, conseguiti in un contesto che è rimasto sfidante per tutto l’anno – ha commentato l’amministratore delegato del gruppo, Francesco Starace – Questo dimostra che la diversificazione geografica e la corretta implementazione di una strategia sostenibile e di lungo periodo ci hanno resi una organizzazione resiliente. In particolare l’ebitda ordinario e il livello di indebitamento netto registrano un miglioramento rispetto ai target annunciati lo scorso novembre, nonostante la ridotta disponibilità della risorsa idrica ed eolica durante l’anno”.
Secondo Starace, “la crescita nelle rinnovabili, l’efficiente gestione dei costi, la positiva evoluzione del settore retail in Italia e della distribuzione in Sud America hanno permesso di contrastare questa ridotta disponibilità di risorse idro ed eolica nei principali mercati. I solidi risultati dell’esercizio 2017 ci permettono di confermare i target di piano per il 2018, continuando nell’implementazione della nostra strategia per gli anni 2018-2020′ ha aggiunto”.
Enel precisa che l’andamento positivo dei ricavi trova sostanzialmente riscontro nei maggiori ricavi da vendita di energia elettrica ai clienti finali, da trasporto di energia elettrica e dalle attività di trading di energia elettrica e di vendita di combustibili che hanno più che compensato gli effetti delle minori vendite all’ingrosso e delle variazioni di perimetro intervenute nei due periodi a confronto. Queste ultime riguardano il deconsolidamento di Slovenske Elektrarne, di Egpna Renewables Energy Partners e di Marcinelle Energie, i cui effetti sono stati solo parzialmente compensati dai maggiori ricavi conseguiti dalle società acquisite nel corso del 2017 (principalmente Celg Distribuicao in Brasile ed EnerNoc negli Stati Uniti).
L’aumento dell’ebitda, si legge nella nota, deriva dal maggior margine rilevato prevalentemente in Italia e Sud America, che ha più che compensato gli effetti negativi della variazione di perimetro riferibili principalmente al deconsolidamento degli asset slovacchi. Per il calo dell’indebitamento, il gruppo indica come i flussi di cassa della gestione operativa e l’effetto cambi positivo, che ha comportato una riduzione dell’indebitamento per 1,5 miliardi di euro, sono stati quasi interamente bilanciati dai flussi di cassa in uscita relativi agli investimenti, alle operazioni straordinarie ed ai dividendi erogati, questi ultimi pari a 2,9 miliardi di euro.
All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Enel guadagna lo 0,4%, a 4,673 euro.