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Enel, l’utile sale a 4,7 miliardi (+17,4%): “No impatti da coronavirus”

Imagoeconomica

Enel ha corso nel 2019 e ha chiuso l’anno con in linea con la guidance o anche al di sopra. Ora guarda al 2020 e non prevede “impatti economici significativi” per effetto dell’epidemia da coronavirus.

Il gruppo ha approvato il bilancio 2019 con un utile ordinario a 4,767 miliardi (in crescita del 17,4% sui 4,060 miliardi del 2018). I ricavi – già annunciati nel preconsuntivo diffuso in febbraio – scavalcano gli 80 miliardi (+6,3%) e l’Ebitda ordinario sfiora i 18 miliardi, a quota 17,9 miliardi, con un incremento di 1.747 milioni di euro rispetto al 2018 (+10,8%). Il risultato netto del Gruppo è sceso a a 2,174 miliardi (4,789 mld nel 2018, -54,6%) per effetto essenzialmente dell’adeguamento di valore effettuato su taluni impianti a carbone. 

Il dividendo che sarà distribuito per l’intero esercizio è pari a 32,8 centesimi (16 già anticipati in gennaio)  con un aumento del 17% sulla cedola distribuita lo scorso anno.

Guardando più da vicino ai risultati della gestione ordinaria, a trainare Enel nel 2019 sono state le Infrastrutture e Reti in America Latina (+817 milioni), che beneficiano dell’acquisizione di Enel Distribuição São Paulo e dei suoi risultati. Positivi anche, sottolinea la nota del gruppo, la definizione del quadro regolatorio in Argentina e l’incremento dei margini nella produzione termoelettrica e trading (499 milioni) in Spagna e in Brasile. Cresce Enel Green Power (+91 milioni). Avanza anche Enel X, la divisione per i servizi innovativi tra i quali spicca anche la mobilità elettrica.

Il 2019 è stato anche l’anno dei record nella capitalizzazione di Borsa che ha superato gli 80 miliardi prima che lo tsunami del coronavirus si abbattesse sui listini mondiali. Cosa può succedere ora? Enel ha messo in atto tutte le misure per continuare il business e l’attività; “finanziariamente è un’azienda solida con liquidità che può coprire il debito” salito a 45 miliardi (+9,9%). Sono queste le parole con le quali l’Ad Francesco Starace ha aperto la conference call di giovedì sera – a Borsa chiusa – con gli analisti. L’incontro, rigorosamente online, era dedicato ai risultati del 2019  e all’analisi della “particolare situazione di emergenza del coronavirius”. Per questa ragione, Starace ha dedicato tempo per illustrare l’attività di smart working del gruppo che ha ormai spostato il 100% delle applicazioni in portafoglio sul cloud.

Anche il comunicato sui conti 2019, del resto, chiarisce: ”Per quanto riguarda le possibili conseguenze della pandemia da Coronavirus in evoluzione nel mondo, Enel ha messo in atto una serie di misure preventive per garantire la piena operatività e continuità di servizio in tutte le geografie di presenza”. E aggiunge: “Alla luce delle prime risultanze delle misure messe in atto non si prevedono impatti significativi sui risultati economici del 2020. L’evoluzione della situazione è attentamente monitorata e verrà data comunicazione di ogni variazione rilevante”.

Tra i dati operativi, vale segnalare il record di capacità rinnovabile raggiunta (+3 GigaWatt di capacità aggiuntiva 2019). Ciò ha consentito la riduzione di 4,1 Gigawatt di generazione da carbone, proseguendo il cammino verso la decarbonizzazione nel 2050. Aumento dei clienti sul mercato libero di 1,2 milioni. Cresce la diffusone dei contatori intelligenti di seconda generazione che raggiungono quota 13,1 milioni, 5,9 milioni in più rispetto al 2018. Riduzione dei costi operativi nominale dell’1% e efficienze complessive per circa 313 milioni di euro.

Il titolo Enel ha aperto in forte rialzo (+4,6%) in Piazza Affari, dopo la pubblicazione dei dati giovedì sera a Borsa chiusa. Alle 10:00 mantiene +2% quando il Ftse Mib avanza del 2,8%.

Aggiornamento alle 10:04 di venerdì 20 marzo 2020

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