Come Enel “abbiamo l’impegno di installare, entro il 2024, 1.700 megawatt di batterie. Stiamo andando avanti, siamo in linea con il piano”. Lo ha detto Nicola Lanzetta, director Italy di Enel, durante il panel sulla transizione energetica nell’ambito del Forum Ambrosetti, in corso a Cernobbio. “E’ un piano che ha un ramp-up molto importante, gia’ oggi c’e’ qualche centinaio di megawatt in esercizio, per cui sono numeri importanti, ma contiamo di raggiungerli”, ha detto Lanzetta, spiegando che questo va fatto “anche perche’ c’e’ un impegno, non ultimo formale e contrattuale, nei confronti del capacity market, che deve essere mantenuto: se uno vince quelle aste, le deve realizzare e basta”. A conti fatti, quindi, l’obiettivo e’ di quasi decuplicare i megawatt attualmente in esercizio: “È chiaro che la gran parte di queste attività è già in realizzazione e costruzione, cioè non partiamo oggi per la realizzazione e messa in esercizio. Le installazioni sono partite, ma come ogni apparato industriale, c’è un periodo di costruzione, la grandissima parte è già in costruzione, l’esercizio deve avvenire nel 2024-2025”, ha detto Lanzetta.
Enel ha presentato a Cernobbio lo studio “Energy transition strategic supply chains. Industrial roadmap for Europe and Italy”, realizzato da Fondazione Enel e The European House – Ambrosetti. In base allo studio, una serie di scelte strategiche potrebbe permettere all’Unione europea e all’Italia di coprire, al 2030, grazie alla produzione manufatturiera interna, oltre il 50% del proprio fabbisogno di pannelli fotovoltaici, circa il 90% della domanda di batterie e oltre il 60% di quella di pompe di calore. Lo sviluppo di filiere nazionali ed europee in settori chiave per la transizione energetica può rafforzare l’autonomia e garantire benefici economici, sociali e ambientali fino a 640 miliardi di euro al 2030.