Reagisce Piazza Affari, dopo le delusioni di lunedì. La Borsa di Milano guida il rally dei listini del Vecchio Continente. L’indice Ftse Mib con un balzo del 2% torna a superare quota 18.000, davanti a Francoforte e Parigi, entrambe in guadagno di un punto percentuale.
A favorire il rimbalzo contribuisce la soluzione positiva della trattativa sulla Grecia: il rendimento del decennale di Atene sfonda la soglia dell’8% per la prima volta in sei mesi: -50 punti base a 7,57%. Positivi gli effetti sui titoli della “periferia”: il Btp 10 anni rende l’1,42% con lo spread in contrazione di 5 punti base.
Da segnalare, dopo la caduta di ieri (-3,8%), il cauto progresso del petrolio. Il Brent tratta a 43,8 dollari al barile (+0,3%). Euro invariato nei confronti del dollaro a 1,138. Eni sale dell’1,5%, Tenaris +1%.
In forte crescita a Milano le quotazioni di Enel +3,65%, sull’onda della trimestrale: l’utile netto è cresciuto da 810 milioni a 939 milioni di euro. A fine marzo l’indebitamento netto si era ridotto a 36,64 miliardi di euro, rispetto ai 37,55 miliardi di inizio anno. Per l’intero 2016 il management di Enel prevede un margine operativo lordo ricorrente per circa 14,7 miliardi di euro e un utile netto di 3,1 miliardi. “Il piano per la banda larga andrà avanti con o senza Metroweb – ha detto il cfo Alberto De Paoli – Pensiamo che l’operazione possa dare un’accelerazione al nostro piano, ma se non andasse in porto proseguiremo anche da soli”.
In rialzo anche Telecom Italia +2,29% che ieri sera ha presentato la sua offerta per la controllata di Cdp e F2i.
La riscossa di Piazza Affari ha coinciso con il rimbalzo delle banche nel giorno delle trimestrali. Avanza Unicredit +2,94%, a poche ore dal cda sui conti: il rally è favorito dalle note incoraggianti della controllata polacca Pekao. Le previsioni degli esperti indicano un utile netto di 379 milioni di euro, stima che si confronta con i 512 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell’esercizio precedente.
Contrastate, dopo il diluvio di lunedì le altre banche che approvano oggi la trimestrale: Banco Popolare perde un ulteriore 2,60%, recupera Bpm + 1,28%.
In evidenza anche Bper +2,3%: l’istituto punta alle quattro good bank (Carife, Banca Marche, Carichieti e Banca Etruria) oggi affidate alle cure del Fondo di risoluzione.
Monte Paschi +3%, Intesa +2,9%.
Fra le assicurazioni, Generali avanza del 2,3%, Cattolica +2,7%.
Bene anche il settore Automotive (+1,9%), grazie ai dati positivi sulle vendite di auto in Cina: Volkswagen sale del 3,6%, Peugeot +3,2%.
FiatChrysler guadagna il 2,6%, la controllante Exor + 3,4%, Cnh Industrial+1,1%.
Brembo sale del 2,6%:il primo trimestre si è chiuso con un utile netto in crescita del 32% a 60,4 milioni di euro su un fatturato cresciuto del 9,6% a 563 milioni.
Giornata all’insegna degli M&A. In evidenza Mondadori +4,2% dopo l’acquisto di Banzai Media dalla capogruppo quotata – 1,24% per 45 milioni circa. In territorio positivo anche Astaldi + 1,3% dopo la cessione agli spagnoli di Abertis della società veicolo che detiene il 44,85% di A4 Holding (autostrada Serenissima). La partecipazione posseduta da Astaldi è stata valutata in circa 130 milioni di euro.
Bene anche il settore lusso, sostenuto dalla promozione del Crédit Suisse a Overweight da Underweight.
A Parigi Lvmh guadagna il 3,4%, a Milano Ferragamo +2,7%, Yoox +2,8%, Luxottica +1,8%.