Nelle rinnovabili, l’Italia è sul podio. E con la medaglia d’oro. La banca d’affari americana Goldman Sachs ha premiato Enel Green Power definendola la “migliore green utility europea. Gs ha però abbassato il target price da 2,35 a 2,30 euro, a causa della debole produzione idroelettrica registrata a gennaio (-39% rispetto al 2011). Tuttavia il prezzo rimane superiore del 52,4% al valore con cui viene scambiato in questo momento a Piazza Affari. Il titolo Egp, cui Goldman Sachs conferma la nota di “buy”, sale del 2,5% a 1,48 euro.
Secondo gli analisti Enel Green Power ha tutte le carte in regola per prevedere un futuro di crescita. Il mix di tecnologie è molto differenziato (45% idroelettrico, 25% geotermico e 27% eolico nel 2011) ed il gruppo ha esteso le proprie centrali in tutto il mondo. Secondo un broker di GS il 40% della crescita dell’Ebitda arriverà, fino al 2015, dall’America latina e dall’Europa dell’est e la capacità produttiva raddoppierà, sempre nei prossimi tre anni.
Altra nota a favore di Enel Green Power è la sua debole dipendenza dagli incentivi statali, che rappresentano solamente il 30% dell’Ebitda del 2012, contro una media del 50% nel settore. Infine il piano di investimenti della società è altamente sostenibile, neutrale ai flussi di cassa liberi con un rapporto debito/Ebitda inferiore alla media dei competitor (3 rispetto a 4,7)
Infine, il piano di investimenti della società è ampiamente “free cash flow neutral” con un rapporto debito/Ebitda inferiore alla media di settore, ovvero 3 volte contro 4,7. Sulla base delle nuove stime di Goldman sachs, Enel Green fornirà un cagr (tasso composto medio annuo di crescita) 2011-2015 dell’Ebitda del 14% e un cagr dell’utile netto del 16%, contro il 6% e il 9% del settore.
Anche su Enel Gs mantiene il rating buy e taglia il target price a 4,40 euro da 4,60. Il titolo Enel in Borsa guadagna l’1,13% a 3,04 euro.