Entra nel vivo il progetto di ampliamento del gigafactory di Catania 3Sun. L’iniziativa, annunciata da Enel lo scorso 6 febbraio, è di quelle ambiziose: entro fine anno l’impianto industriale siciliano raddoppierà la produzione ed entro il 2024 diventerà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa, con una capacità produttiva di 3GW all’anno dagli attuali 200 MegaWatt, grazie a un investimento di 600 milioni di euro.
Dopo l’annuncio è arrivato il momento di passare alla fase operativa ed è in questo contesto che si colloca la firma dell’accordo di finanziamento “non-recourse” con Unicredit, supportato dalla garanzia green di Sace, volto proprio a finanziare l’ampliamento della fabbrica di pannelli solari.
Cosa prevede l’accordo tra 3SUN, UniCredit e SACE
3SUN e Unicredit, che ha agito in qualità di Structuring Mandated Lead Arranger, Global Coordinator e Bookrunner, hanno firmato il contratto di project financing per un importo massimo di 560 milioni di euro, suddiviso tra 475 milioni di euro di senior term loan e 85 milioni di euro di VAT loan, per finanziare l’ampliamento dello stabilimento di pannelli solari 3Sun a Catania, in Sicilia.
Il senior term loan beneficia per l’80% della garanzia green di Sace, il gruppo assicurativo-finanziario controllato dal ministero dell’Economia specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale.
L’investimento contribuirà allo sviluppo del progetto Tango (italian pv Giga factory) che promuoverà la tecnologia solare ad alta efficienza di ultima generazione in Europa e contribuirà alla riduzione della dipendenza energetica del continente”, fa sapere Enel in una nota.
Dalla Gigafactory di Catania 3 Gw di pannelli e 5,5 Twh di elettricità rinnovabile l’anno
I 3 GW di pannelli che saranno prodotti ogni anno dalla Gigafactory possono generare fino a circa 5,5 TWh di elettricità rinnovabile all’anno, che dal punto di vista della sostenibilità hanno il potenziale per evitare l’equivalente di quasi 25 milioni di tonnellate di CO2 nei loro primi dieci anni di attività. Allo stesso modo, la produzione generata dai pannelli della gigafactory ha il potenziale per evitare l’acquisto di quasi 1,2 miliardi di metri cubi di gas all’anno, sostituiti da energia rinnovabile prodotta internamente.
Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel: “Con la firma di questo project financing a lungo termine abbiamo raggiunto un altro importante traguardo per la gigafactory, confermando la solidità e l’attrattività dell’iniziativa. La fabbrica di moduli solari che stiamo realizzando a Catania sarà all’avanguardia in termini di tecnologia innovativa e automazione dei processi industriali e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi dell’UE di un consumo energetico del 40% da fonti rinnovabili entro il 2030, oltre a contribuire a ridurre la dipendenza energetica. Con questo progetto stiamo dimostrando la fattibilità e la scalabilità, anche finanziariamente, di un modello industriale sostenibile che potrà essere replicato per altre fabbriche di questa tipologia da sviluppare nei prossimi anni anche in altri paesi”.
Andrea Orcel, Ceo di Unicredit, ha detto: “Siamo lieti di aver contribuito in modo decisivo al successo di questa operazione, che consentirà al nostro Paese di disporre di un impianto di produzione ad alta tecnologia di dimensioni tali da contribuire a ridurre in modo significativo la dipendenza dai combustibili fossili”.
Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace, ha commentato: “Siamo orgogliosi di continuare a supportare il gruppo Enel, questa volta in Italia, e siamo lieti di farlo insieme a Unicredit per l’ampliamento della più grande fabbrica di pannelli solari italiana. Un’iniziativa strategica che contribuirà alla riduzione della dipendenza energetica del nostro Paese, sviluppando la produzione domestica in un settore ad elevata tecnologia e aumentando l’occupazione sul territorio siciliano”.
Bond Enel: nuovo prestito obbligazionario sostenibile a 8 e 20 anni
Ma il finanziamento per la gigafactory non è l’unica novità che arriva oggi da Enel. La società ha lanciato il collocamento di un prestito obbligazionario “sustainability-linked” , vale a dire legato alla sostenibilità. L’emissione avverrà in due tranche, la prima con scadenza a 8, la seconda con scadenza a 20 anni.
L’emissione avverrà in euro per un importo atteso di almeno 500 milioni per ognuna delle scadenze. Secondo le indicazioni fornite da Enel, la guidance di rendimento per la tranche breve (cioè quella a 8 anni) è nell’area dei 145 punti base sopra il tasso midswap, mentre per la tranche più lunga, quella a 20 anni, il rendimento si colloca nell’area dei 215 punti base sopra il midswap.
Il rating atteso per il titolo è di:
- Baa1 da Moody’s,
- BBB+ da S&P,
- BBB+ da Fitch.
Le banche impegnate nell’operazione come bookrunners sono Akros, Bbva, Bnp Paribas, Bper, Crédit Agricole, Caixabank, Citi, Commerzbank, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, Ing, JpMorgan, Mediobanca, Morgan Stanley, Natixis, Santander, Société Générale e Unicredit.