Vanno in archivio i primi nove mesi dell’anno di Endesa. Il gruppo spagnolo dell’elettricità, controllato da Enel, ha registrato un utile netto in leggerissima flessione, a quota 1,206 miliardi contro gli 1,208 miliardi dello stesso periodo del 2014, nonostante la cessione a Enel delle attività in America Latina.
Restringendo il campo alle sole attività in Spagna e Portogallo, l’utile netto ha registrato un aumento del 62,7% su base annua, a 1,209 miliardi di euro contro 743 milioni. In aumento anche l’Ebitda, +11,5% a 2,7 miliardi, grazie all’aumento dei prezzi dell’energia con la ripresa dei consumi dei consumatori e dell’industria. Il debito del gruppo è sceso a 5,09 miliardi dai 5,42 miliardi di fine 2014.
Enel, inoltre, ha annunciato che i cda delle controllate cilene Enersis, Endesa Chile e Chilectra hanno convocato per il 18 dicembre 2015 le rispettive Assemblee straordinarie. Gli incontri serviranno a fare il punto sulla riorganizzazione societaria volta a separare le attività di generazione e distribuzione di energia elettrica svolte in Cile da quelle sviluppate negli altri Paesi dell’America Latina.