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Enel compra 34 centrali idroelettriche in Spagna per 1 miliardo: il debutto di Cattaneo nelle acquisizioni strategiche

Imagoeconomica

Dopo aver concentrato gli sforzi sul risanamento e sulla riduzione del debito, con una serie mirata di dismissioni e una gestione più attenta dei costi, Enel cambia passo e passa all’attacco. La multinazionale italiana dell’energia, tramite la controllata spagnola Endesa, acquisisce il 100% di Corporación Acciona Hidráulica per 1 miliardo di euro, segnando la prima acquisizione strategica sotto la guida di Flavio Cattaneo. L’operazione, che arriva alla vigilia del Capital Markets Day, in cui Enel presenterà l’aggiornamento del piano industriale, segna una svolta per il gruppo, che, a differenza del 2009, quando dovette cedere a Acciona, controllata dalla famiglia Entrecanales, un pacchetto di centrali idroelettriche per acquisire il 25% di Endesa.

Enel compra 34 centrali idroelettriche in Spagna

Nel dettaglio, Endesa Generación ha firmato un accordo con Corporación Acciona Energías Renovables per acquistare il 100% di Cah per 1 miliardo di euro, con eventuali aggiustamenti di prezzo. L’acquisizione non comporta indebitamento, spiega una nota, in quanto sarà finanziata con i flussi di cassa della gestione ordinaria, in linea con il piano di sviluppo della capacità. Inoltre, la società acquisita non presenta indebitamento finanziario al momento del closing e gestisce un portafoglio di 34 centrali idroelettriche nel nord-est della Spagna, con una capacità complessiva di 626 Mw, che nel 2023 hanno generato circa 1,3 Twh di energia.

Con questa acquisizione, Enel (assistito da Rothschild & Co) si rafforza nel settore delle rinnovabili, aumentando la quota di energia verde prodotta in Spagna e ottimizzando i ritorni generati dalla presenza integrata lungo l’intera catena del valore, prosegue la nota. Una volta conclusa l’operazione, Enel raggiungerà oltre 5,3 GW di capacità idroelettrica installata nella penisola iberica, portando a circa 10,7 Gw la sua capacità rinnovabile totale. Si tratta di un asset di grande valore, in quanto la maggior parte degli impianti è di tipo modulabile: un sistema che permette di regolare la produzione in modo più flessibile, smussando la dipendenza dall’acqua disponibile. 

Closing a metà 2025

L’accordo, che dovrebbe chiudersi nella prima metà del 2025, è soggetto all’approvazione dell’Antitrust e del governo spagnolo. Questa acquisizione segna il debutto di Flavio Cattaneo nel mercato delle acquisizioni strategiche per Enel, un passo che potrebbe aprire la strada a future espansioni. Un colpo ben calibrato che arriva in un momento di solidità finanziaria per il gruppo, che ha ridotto significativamente il proprio indebitamento, abbassando il rapporto debito/ebitda a un più sostenibile 2,4 volte. Questo ha dato a Cattaneo il margine necessario per procedere con l’acquisizione e, chissà, forse anche a completare il cerchio di un affare che 15 anni fa aveva visto Enel cedere quegli impianti, pagati a un prezzo decisamente più alto dalla compagnia spagnola nel 2009.

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Categories: Finanza e Mercati