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Enel colloca un Sustainability-linked bond da 1,5 miliardi in due tranche. Boom di richieste, rende il 4,7%

Per la prima volta in un collocamento pubblico di un prestito obbligazionario una tranche dell’emissione combina la tassonomia dell’Ue con gli obiettivi delle Nazioni Unite. Ecco tutti i dettagli

Enel colloca un Sustainability-linked bond da 1,5 miliardi in due tranche. Boom di richieste, rende il 4,7%

Enel lancia la prima emissione legata alla tassonomia europea. La multinazionale italiana dell’energia, attraverso la controllata Enel Finance International, ha lanciato sul mercato Eurobond un “Sustainability-Linked bond” in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,5 miliardi di euro. Si tratta del primo collocamento pubblico a livello mondiale che combina la tassonomia Ue con gli obiettivi ESG delle Nazioni Unite sulla lotta contro il cambiamento climatico. L’emissione ha ricevuto richieste in esubero per quasi 3 volte, totalizzando ordini complessivi per un importo pari a circa 4 miliardi di euro.

Il mercato dimostra di apprezzare i bond collocati dal gruppo più capitalizzato di Piazza Affari. Il titolo guadagna lo 0,56% a 5,43 euro per azione.

La nuova emissione – spiega una nota – prevede per la prima volta l’utilizzo da parte di Enel di molteplici Key performance indicators (Kpi: indicatori chiave di performance) per tranche, rafforzando ulteriormente l’impegno di Enel per un’accelerazione nella transizione energetica. Per la prima volta in un collocamento pubblico di un prestito obbligazionario, una tranche dell’emissione combina un Kpi collegato alla tassonomia dell’Ue con un Kpi collegato agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’altra tranche del bond è collegata a due Kpi associati alla traiettoria del gruppo di completa decarbonizzazione, attraverso la riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra, come specificato in seguito.

Il bond sostenibile di Enel in doppia tranche a 8 e 20 anni

L’emissione – che ha una durata media di circa 14 anni – presenta una cedola media del 4,25% ed è strutturata nelle seguenti due tranche:

  • la prima di 750 milioni di euro ad un tasso fisso di 4%, con scadenza fissata al 20 febbraio 2031. Il prezzo di emissione è fissato a 98,877% e il rendimento effettivo a scadenza è pari a 4,168%; il tasso di interesse rimarrà invariato fino alla scadenza, subordinatamente al raggiungimento dei seguenti Sustainability Performance Target, nello specifico: per il Kpi collegato alla “Percentuale di Capex allineata alla tassonomia dell’Ue (%)”, al raggiungimento di un Spt pari o superiore all’80% al 31 dicembre 2025 per il periodo 2023-2025; per il Kpi collegato all'”Intensità delle emissioni di Ghg Scope 1 relative alla produzione di energia elettrica (gCO2eq/kWh)”, al raggiungimento di un Spt pari o inferiore a 130gCO2eq/kWh al 31 dicembre 2025.
  • la seconda tranche è pari a 750 milioni di euro ad un tasso fisso di 4,5%, con scadenza fissata al 20 febbraio 2043. Il prezzo di emissione è fissato a 97,669% e il rendimento effettivo a scadenza è pari a 4,682%. Il tasso di interesse rimarrà invariato fino alla scadenza, subordinatamente al raggiungimento dei seguenti Spt: per il Kpi collegato alla “Intensità delle emissioni di Ghg Scope 1 e 3 relative all’Integrated Power (gCO2eq/kWh)”, al raggiungimento di un Spt pari a zero al 31 dicembre 2040; per il Kpi collegato alle “Emissioni assolute di Ghg Scope 3 relative al Gas Retail (MtCO2eq)”, al raggiungimento di un Spt pari a zero al 31 dicembre 2040.

Entrambe le emissioni sono legate a obiettivi di sostenibilità (ESG); quindi se il gruppo italiano guidato dall’ad Francesco Starace non li centrerà, sarà chiamato a pagare una cedola più elevata (25 punti base per ogni evento di step up). Si prevede che i proventi dell’emissione siano utilizzati da Efi per finanziare l’ordinario fabbisogno finanziario del gruppo.

Le banche coinvolte

I collocatori di entrambe le obbligazioni sono: Banca Akros, Bnp Paribas (B&D), Bper Banca, Credit Agricole Cib, Cixa, Citi, Commerzbank, Goldman Sachs, IMI Intesa Sanpaolo, Ing, JP Morgan, Mediobanca, Morgan Stanley, Natixis, Santander, SocGen, Unicredit.

De Paoli (Enel): “Siamo in linea con la tassonomia dell’Ue”

“È con entusiasmo che presentiamo al mercato questo strumento innovativo, il primo nel suo genere a istituire un collegamento tra tassonomia dell’Ue e Sdg 13 delle Nazioni Unite sulla lotta contro il cambiamento climatico – ha dichiarato Alberto De Paoli, cfo di Enel -. Con i nostri investimenti in tecnologie decarbonizzate siamo in linea con la tassonomia dell’Ue e quindi pronti a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Forti di questo approccio sinergico, lavoriamo incessantemente per raggiungere i nostri obiettivi di decarbonizzazione ed elettrificazione, rafforzando al contempo la sicurezza energetica dei Paesi in cui operiamo, e aprendo la strada alla creazione di valore sostenibile e di lungo termine per tutti”.

Il successo del prestito obbligazionario, prosegue la nota, è un chiaro riconoscimento della strategia sostenibile del Gruppo e della sua capacità di generare valore orientando il piano di investimenti in linea con i criteri della tassonomia dell’Ue e al tempo stesso contribuendo al raggiungimento degli SDG delle Nazioni Unite.

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