Enel ha concluso la cessione della centrale a carbone “Giuseppe Volpi” di Porto Marghera. La centrale termoelettrica, inattiva da circa 3 anni, è stata ceduta a tre soggetti che sono già presenti nell’area industriale veneziana che si occupano di logistica portuale, carpenteria metallica e impiantistica. Si tratta delle aziende Porto Invest Srl, Simic SpA e CITI srl.
Due dei tre acquirenti (CITI e Simic) svilupperanno nel sito nuovi insediamenti industriali, mentre il terzo (Porto Invest), anche tramite società collegate, amplierà le proprie capacità logistiche che già svolge in prossimità dell’area.
La centrale di Porto Marghera è il primo impianto Enel dismesso all’interno del progetto Futur-e, che prevede la riqualificazione di 23 impianti termoelettrici, molti dei quali non più attivi. Gli impianti in questione non potrebbero tornare a produrre nemmeno se la domanda elettrica aumentasse. Si tratta di centrali (o parti di esse) che hanno esaurito il proprio ciclo di vita (o stanno per farlo) e la propria funzione.
In Italia sono 23 i siti Enel oggetto di questa trasformazione, per una potenza installata complessiva di 13 GW (gigawatt): oltre a Porto Marghera (VE), Trino vercellese (VC), Alessandria, Genova, La Spezia, Carpi (MO), Porto Tolle (RO), Livorno, Piombino (LI), Camerata Picena (AN), Pietrafitta (PG), Gualdo Cattaneo (PG), Montalto di Castro (VT), Campo Marino (CB), Larino (CB), Maddaloni (CE), Giugliano (NA), Bari, Rossano Calabro (CS), Termini Imerese (PA), Augusta (SR), Porto Scuso (CI), Assemini (CA).