I ricavi 2019 di Enel sono in crescita del 6,1% a quota 80,3 miliardi di euro contro i 75,7 del 2018. L’Ebitda ordinario ha raggiunto i 17,9 miliardi, in rialzo del 10,5% (contro 16,2 miliardi lo scorso anno) e l’Ebitda, che include gli effetti delle operazioni straordinarie, è comunque pari a 17,7 miliardi (+8,6%). Anche i debiti salgono: a fine 2019 l’indebitamento finanziario netto è arrivato a 45,2 miliardi (+10%). Una soglia legata agli investimenti da finanziare, alla prima applicazione del principio contabile Ifrs 16 oltre che all’andamento sfavorevole dei tassi di cambio e al pagamento di dividendi. Lo spiega Enel nel comunicato con il quale annuncia che il consiglio d’amministrazione ha approvato il preconsuntivo sui conti 2019. A compensare l’aumento delle spese per investimenti, insiste ancora la nota, sono intervenuti “i positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, nonché dalla cessione di talune società di Enel Green Power negli Stati Uniti e in Brasile e della Generazione Termoelettrica in Italia ed in Russia (Reftinskaya). Si chiude così un anno d’oro per Enel che ha ripetutamente superato il record di capitalizzazione di Borsa fino a oltrepassare gli 82 miliardi nella seduta di venerdì quando le azioni quotano 8,17 euro in rialzo dello 0,5%.
In particolare, l’ebitda ordinario a quasi 18 miliardi supera il “target già rivisto al rialzo” osserva il Ceo Francesco Starace nel commentare i risultati . In novembre, il gruppo aveva alzato il target annuale di Ebitda ordinario consolidato portandolo a circa 17,8 miliardi di euro, per raggiungere un utile netto ordinario consolidato di circa 4,8 miliardi a fine 2019. La crescita realizzata lo scorso anno è stata “guidata principalmente dalle reti di distribuzione, soprattutto grazie a Enel Distribuiçao Sao Paulo in Brasile, e dalle vendite sui mercati finali in Italia ed in Brasile”. Allo stesso tempo,”in linea con l’obiettivo di decarbonizzazione del Gruppo, continuiamo a rafforzare la leadership globale nelle rinnovabili – prosegue Starace – con oltre 3 GW di capacità costruita nell’anno in tutto il mondo, battendo nuovamente il nostro stesso record dell’anno precedente”. Il vertice Enel conta dunque di conseguire non solo gli obiettivi del piano 2020-2022 ma anche di proseguire lungo la strada degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu, sui quali il gruppo è impegnato anche dal punto di vista finanziario.
Alla crescita di Infrastrutture e reti in America Latina, si aggiunge la variazione positiva di Generazione Termoelettrica e Trading in Spagna, America Latina e Italia. Positiva anche la variazione sui Mercati Finali che, come si diceva, hanno beneficiato dell’acquisto di Enel Distribuçao di Sao Paulo e dello sviluppo del mercato libero in Italia solo in parte compensato dalla riduzione sul mercato vincolato.