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Enel aumenta Ebitda e utile, volano i ricavi in Nord America

Il gruppo conferma la guidance per il 2018 e si posiziona come leader mondiale nelle rinnovabili con 3,4 GW di nuova capacità messi in rete nel mondo. Il risultato netto arriva a 2 miliardi. Debiti in crescita di 4 miliardi per le acquisizioni di Eletropaulo e Ufinet e la riorganizzazione in Cile

Enel chiude i conti del semestre con un utile in crescita del 4,6% a 1,89 miliardi e si conferma leader mondiale nelle rinnovabili. Il gruppo guidato da Francesco Starace ha migliorato l’Ebitda (+2,3% a 7,8 miliardi) per effetto della crescita organica nelle rinnovabili, degli incrementi tariffari a beneficio della distribuzione in Argentina e Spagna e del miglioramento dei margini nei mercati finali in Spagna e Romania, fattori che hanno più che compensato l’effetto cambi negativo in Sud America, spiega la nota del gruppo. Il risultato netto supera i 2 miliardi (+9,4%) grazie ai minori oneri finanziarie del minor carico fiscale.

Aumentano i debiti che raggiungono i 41,59 miliardi (contro 37,4 a fine 2017), conseguenza delle acquisizioni (Eletropaulo e Ufinet), dell’Opa su Enel Generación Chile, legata al processo di riorganizzazione delle partecipazioni cilene, del pagamento dell’acconto sul dividendo e degli investimenti del periodo.

Guardando invece ai ricavi,  hanno superato i 36 miliardi e registrano un modesto calo di 288 milioni rispetto al semestre precedente, dovuto all’effetto cambi, alle minori vendite in particolare in Spagna, alla riduzione del trading in Italia che ha risentito di prezzi e quantità intermediate, e del calo dei prezzi in Cile. A fronte di riduzioni in Italia (-1,6%), Iberia (-2,7%) ed Europa (-2,1%), volano i ricavi negli Usa (+52,3%), salgono il Sud America e l’Africa sub- sahariana. Migliorano però i margini in Italia, Spagna e Nord America.

Gli investimenti sono in calo di 351 milioni di euro rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2017 principalmente per il calo del capex in impianti eolici e solari in Brasile, Perù e Nord America a seguito del completamento degli impianti che erano in costruzione nel primo semestre 2017.Una riduzione compensata però dalla maggior spesa destinata alle reti di distribuzione in Italia e Spagna (rispettivamente +33% e +51%) per attività legate alla qualità del servizio e all’installazione dei contatori elettronici.

Alla luce di questi dati e delle prospettive per la seconda metà dell’anno Francesco Starace ha confermato gli obiettivi per il 2018. “Enel ha ulteriormente incrementato il margine operativo lordo – ha commentato l’Ad –  soprattutto per effetto delle rinnovabili. Tra giugno 2017 e giugno 2018 abbiamo messo in rete 3.4 GW di nuova capacità rinnovabile in tutto il mondo, stabilendo un altro nuovo record assoluto di capacità installata in dodici mesi tra tutte le aziende del settore”. Francesco Starace ha sottolineato anche “due importanti operazioni: l’acquisizione della società di distribuzione brasiliana Eletropaulo e di una partecipazione nell’operatore wholesale di banda ultralarga Ufinet International, consolidando la nostra posizione tra i leader mondiali nel settore delle infrastrutture”.

Anche alla luce delle aspettative sulla semestrale, rilasciata a Borsa chiusa, Enel ha chiuso in rialzo dell’1,42% a 4,77 euro a Piazza Affari.

Nel corso della conference call seguita alla pubblicazione della semestrale il Cfo Alberto De Paoli ha spiegato che Enel punta a dismissioni nella seconda metà dell’anno “per 1,2-1,5 miliardi”.  “Ci saranno dismissioni nella seconda metà dell’anno – ha spiegato – e stiamo aspettando la finalizzazione della vendita degli asset in Messico”. Enel conferma inoltre il target di debito indicato per il 2018, nonostante le acquisizioni in Sud America. “Oggi siamo nello stesso range” di target di debito “che abbiamo dato nel piano”.

Aggiornato alle 7:48 di mercoledì 1° agosto 

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