Le utilities italiane si muovono all’estero. Enel ha incrementato la propria partecipazione nella controllata cilena Enel Américas, mentre Snam sarebbe in pole position per la gestione di un maxi rigassificatore a Kuwait City. Novità gradite dagli azionisti di Piazza Affari dove il titolo Enel guadagna l’1,52%, realizzando una delle migliori performance di giornata, mentre le azioni Snam salgono di oltre mezzo punto percentuale a 4,447 euro.
Scendendo nei dettagli, Enel ha raggiunto il 65% del capitale di Enel Américas, comprando un ulteriore quota del 2,7% attraverso il regolamento di due operazioni di share swap firmate lo scorso aprile con un un istituto finanziario. La prima operazione riguarda 1.432.455.895 azioni ordinarie di Enel Américas, la seconda 13.012.507 American Depositary Shares di Enel Américas, ciascuna delle quali rappresenta 50 azioni ordinarie di Enel Américas.
In totale, la società guidata da Francesco Starace ha investito 324 milioni di dollari, circa 275 milioni di euro, una spesa finanziata dai flussi di cassa della gestione corrente.
“Le operazioni sopra indicate sono in linea con l’obiettivo annunciato dal Gruppo Enel di incrementare la propria partecipazione azionaria nelle società del gruppo che operano in Sud America, riducendo così la presenza delle minoranze azionarie”, sottolinea il colosso in una nota.
Passando a Snam, secondo quanto rivelato dal Sole 24 Ore, la società starebbe per aggiudicarsi il contratto di gestione del terminale Lng di Al Zour, vicino a Kuwait City, attraverso la controllata Desfa. Si tratta del terzo impianto al mondo con una capacità di “rigassificazione di 15 miliardi di metri cubi”.
In base alle informazioni rivelate dal quotidiano economico il contratto dovrebbe durare 5 anni ed avere un controvalore di 90 milioni di euro. Nel caso in cui andasse a buon fine, per Snam si tratterebbe della seconda commessa conquistata nel Golfo Persico dopo quella di Abu Dhabi, dove la società, in consorzio con alcuni fondi di investimento, ha vinto un bando per il 49% di un’azienda che controlla 38 gasdotti negli Emirati Arabi.