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Enea: 3 miliardi risparmiati in bolletta nel 2022 grazie alla maggior efficienza energetica

Imagoeconomica

La fattura energetica nazionale del 2022 ha visto un risparmio record di 3 miliardi di euro grazie agli interventi di efficienza energetica. Il Superbonus ha certamente aperto una voragine nei nostri conti pubblici, ma almeno i suoi benefici in termini di ambiente, cominciano a vedersi. I dati sono contenuti nel 12° Rapporto annuale sull’efficienza energetica e dal 14° Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali elaborati dall’ENEA e presentati oggi a Roma.

L’Italia si avvicina così agli obiettivi della nuova Direttiva Ue

Le stime di Enea sono state basate sul calcolo delle minori importazioni di petrolio e gas, che si sono tradotte in una riduzione delle emissioni di CO₂ di circa 6,5 milioni di tonnellate e in un risparmio di poco più di 2,5 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Mtep), un risultato che avvicina sostanzialmente l’Italia agli obiettivi della nuova Direttiva sull’Efficienza energetica.

“Il risparmio record stimato in 3 miliardi di euro risente anche della forte impennata dei prezzi dell’energia, ma allo stesso tempo è il segnale dell’importanza che l’efficienza energetica va assumendo nel nostro Paese” dice Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento ENEA di Efficienza energetica. “Il raggiungimento degli obiettivi presenti nella nuova Direttiva Europea, caratterizzata dal principio dell’efficienza energetica al primo posto, passa anche per il coinvolgimento attivo di cittadini, imprese e professionisti”.

Due anni di nuove regole Ue per la trasizione energetica

Nell’ultimo biennio la Commissione Europea ha avviato una serie di azioni legislative per sostenere la transizione energetica e a porre obiettivi più ambiziosi per la riduzione dei consumi e la crescita delle fonti rinnovabili. “Il Rapporto fotografa un anno ricco di cambiamenti geopolitici e risposte europee in corso” sottolinea il presidente di Enea Gilberto Dialuce. “Una delle misure principali è la quota di 42,5% di rinnovabili nel mix europeo con tendenza al 45%, che è un impegno notevole”. Per gli accordi di Parigi, continua il presidente “occorrerebbero 770 miliardi di dollari all’anno, una cifra evidentemente spaventosa. Rinunciare all’efficienza energetica significa rinunciare a uno strumento per ridurre questi investimenti. Enea in questo fa da soggetto tecnico, fornendo il supporto necessario per interpretare correttamente le direttive europee, adattarle alle specificità nazionali e coordinare gli sforzi dei diversi soggetti coinvolti”.

Ecco gli strumenti più utilizzati. In prima fila l’Ecobonus

Più della metà del risparmio energetico nasce da tre tipi di detrazioni fiscali: Ecobonus, Bonus Casa e Superbonus con un risparmio di 1,363 Mtep (54,3% rispetto ai nuovi risparmi 2022), pari al 98,1% del risparmio atteso secondo le traiettorie fissate dal PNIEC per il 2023. Oltre a questi ci sono gli incentivi per la mobilità sostenibile cioè per le auto meno inquinanti, come quelle elettriche, (16,8% del risparmio totale) e i certificati bianchi: titoli finanziari concessi a chi ottiene determinati obiettivi di risparmio energetico (12,6%) con 0,423 Mtep (16,8%).

L’incentivo fiscale più utilizzato è stato l’Ecobonus, introdotto nel 2007. I report ENEA evidenziano nel 2022 una riduzione degli interventi a poco meno di 940.700 unità contro gli 1,04 milioni del 2021, un valore comunque doppio rispetto a quello medio del periodo 2017-2019. Gli investimenti associati corrispondono a 6.823 milioni di euro contro i 7.537 milioni mobilitati nell’anno precedente, mentre il risparmio complessivo a 2.136 GWh/anno, in calo rispetto ai 2.652 GWh/anno del 2021. La maggior parte degli interventi riguarda l’installazione di impianti di climatizzazione più efficienti (3,08 miliardi di euro, 64,7% degli interventi) e la sostituzione dei serramenti (2,38 miliardi di euro, 20,6% degli interventi). Circa 605 milioni sono inoltre stati investiti per l‘isolamento termico dell’edificio, 482 milioni per le schermature solari e circa 124 milioni per la riqualificazione globale degli immobili.

Il Bonus Casa nel 2022 ha registrato 508 mila interventi con un calo del 42,36% rispetto al 2021; tuttavia, in termini di risparmio energetico il decremento risulta inferiore (-10%), passando da 925.033 MWh/anno del 2021 ai 833.294 MWh del 2022, tendenza che indica un miglioramento qualitativo degli interventi sugli impianti.

Sul fronte Superbonus i dati ENEA evidenziano che a dicembre 2022 il numero totale di progetti è stato pari a 352.101, con 60,76 miliardi di euro di investimenti ammessi a finanziamento, di cui 45,2 miliardi per lavori già conclusi, e un risparmio complessivo pari a 9.050,04 GWh/anno. I condomini hanno continuato a occupare la parte più rilevante con il 43%; seguono le tipologie di edifici unifamiliari con il 39,3% e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali con il 17,8%.

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Categories: Economia e Imprese