Investimenti in tecnologia per supportare la crescente domanda e necessità di “fare sistema”: questi i due messaggi lanciati dai partecipanti al convegno organizzato da Enav, la società a maggioranza pubblica che controlla il traffico aereo civile sul territorio italiano e che è quotata in Borsa, nella splendida cornice romana della Lanterna di Fuksas.
Il trasporto aereo può e deve guidare la crescita dell’intero sistema economico italiano, avendo importanti ricadute sui livelli aggregati di consumo ed occupazione. Gli aeroporti nostrani devono essere visti come nodi di unica grande rete infrastrutturale, uscendo dalla logica di analizzare gli investimenti come azioni slegate dal contesto. In un paese come l’Italia che fa del turismo una delle leve per l’economia, non si può pensare che i costi del trasporto siano fuori mercato. Nel 2035 il numero dei passeggeri mondiali passerà dagli attuali quattro a sette miliardi di unità; per questa ragione serve più rapidità negli investimenti e una migliore efficienza amministrativa.
Tra gli interventi, molto atteso quello del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio: “Il settore aereo è la cenerentola del comparto. Merita più attenzione, la crescita del numero dei passeggeri fa aumentare la domanda e ciò richiede la necessità di un intelligente intervento pubblico”.
“Ad oggi – ha continuato Delrio – lo sviluppo dei nostri primi tre aeroporti (Roma – Fiumicino è il primo aeroporto in Europa per qualità percepita – Milano e Venezia) sono ad un livello di eccellenza. La sfida ora è trasportare il loro dinamismo anche alle altre strutture. L’Italia ha scelto di non chiudere gli aeroporti, ma di aiutarli a stare in rete”.
Delrio è intervenuto anche sul tema del momento, la situazione Alitalia, considerata la compagnia più puntuale al mondo nel mese di gennaio, con il 91,9% di voli che ha rispettato gli orari: “non ci sono le condizioni in questo momento per una cessione prima del voto del 4 marzo. Abbiamo sempre detto che avremmo concluso quando l’offerta sarebbe stata all’altezza, con prospettive di sviluppo”.
Presente all’evento anche Stefano Paleari, uno dei commissari di Alitalia: “Il trasporto aereo deve essere l’Alta velocità italiana. L’obiettivo delle istituzioni e delle aziende deve essere quello di rendere il Paese più coeso in termini di mobilità.
Stando ai dati presentati da Bain & Co, nel 2017 il traffico aereo in Italia è cresciuto di circa il 3% rispetto all’anno precedente e i passeggeri sono aumentati di oltre il 6%, con più di 140 milioni di passeggeri nell’anno appena trascorso.Un maggior ricorso ai mercati finanziari da parte delle aziende del trasporto aereo potrebbe accelerare il processo di sviluppo.
Proprio come Enav ha fatto pochissimi giorni dopo la Brexit. Si tratta, ancora oggi, della operazione più grande in Europa dopo il referendum britannico. Enav è, secondo Patrizia Celia di Borsa Italiana, una società capace di generare ottimi livelli di fatturato trasformandolo in flussi di cassa e dividendi per gli azionisti. Proprio per questo motivo il book della quotazione è stato coperto oltre otto volte, nonostante la volatilità di mercato di quel periodo.
“Negli anni Enav – ha dichiarato il presidente Roberto Scaramella – è cresciuta da dipartimento dell’aeronautica militare prima a Ente pubblico economico poi, in una società dinamica, quotata sul mercato azionario, riconosciuta e apprezzata nel settore aereonautico nazionale e internazionale non solo per i suoi risultati economico finanziari, non solo per le sue prestazioni in termini di qualità e puntualità (nel 2106 abbiamo raggiunto il primato dello 0,002 minuti per volo per i ritardi attribuibili al controllo del traffico aereo), ma anche e soprattutto per il suo contenuto tecnologico finalizzato alla gestione in sicurezza dell’infrastruttura spazio aereo”.
“Enav rappresenta un caso virtuoso – ha continuato Scaramella – in cui la lungimiranza istituzionale e la qualità del management hanno trovato sintesi in un programma di investimenti in sviluppo tecnologico di oltre 100 milioni di Euro all’anno che ci consentono di essere all’avanguardia nel nostro settore e di poter essere un riferimento non solo per gli operatori di economie emergenti ma anche per i nostri omologhi in Europa ed in Nord America. Alcuni dei progetti che stiamo portando avanti, penso agli investimenti in cyber security, alla sorveglianza satellitare, e ai nuovi software per il sorvolo diretto e lineare dei nostri cieli, ci portano concretamente nel futuro e sono sostenuti ora da un azionariato più ampio.
Credo che quando riusciremo a pensare all’intera catena di valore del trasporto aereo in questo modo avremo fatto del bene per lo sviluppo del nostro paese”.